Cosa sono?
Intanto diciamo che sono strumenti finanziari derivati: sono contratti il cui valore deriva dalla quotazione di mercato delle attività sottostanti. Varia in base all’andamento delle attività finanziarie.
Si tratta di contratti di opzione, contratti finanziari, contratti a termine standardizzati, Future Swap ed altri contratti connessi a valori mobiliari e rendimenti, oppure altri indici o misure finanziarie che possono essere regolati con consegna fisica del sottostante o con il pagamento di differenziali in contanti.
Proseguiamo nel dire che tali strumenti sono utilizzati principalmente per tre finalità:
– ridurre il rischio finanziario di un portafoglio preesistente;
– assumere esposizioni al rischio al fine di conseguire un profitto;
– conseguire un profitto privo di rischi attraverso transazioni combinate sul derivato e sul sottostante tali da cogliere eventuali differenze di valorizzazione.
E’ un tema semplice ma la Sig.ra Lina direbbe: ma di cosa stiamo parlando?
Continuiamo a vedere cosa è accaduto e accade nell’ambito dei derivati secondo i dati ripresi da Eurostat. Nel 2016 i derivati hanno causato ai conti pubblici italiani un aumento pari a 852 e 979 milioni. Se ci volessimo riferire agli ultimi 4 anni il calcolo è il seguente.
In Italia i derivati hanno causato un aumento del debito pubblico nel complesso di 24 Milioni, che diventano 32 nel 2011, bruscolini al confronto Germania e Francia rispettivamente 4,5 miliardi e 293 milioni per la Francia, mentre per l’Olanda un risultato positivo per un totale i 11,7 miliardi.
Penso che basti qui?
Si parla di finanziaria con enunciazione di voci importanti e con cifre accanto che fanno sghignazzare anche i polli, ma non quelli ruspanti.
C’è un vecchio modo di dire ahimè: copia quello più bravo sennò il paziente muore e noi italiani siamo no bravi, ma bravissimi ed ancora di più a spiegare come è deceduto.
Abbiamo bisogno di persone normali, non inquinate, responsabili, che credano nel ns paese!
Il cittadino ancora una volta è uno spettatore che ha difficoltà a capire non quello che fanno ma perché lo fanno.
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