SHAA la società di Milano all’avanguardia nel settore dell’advertising interattivo [INTERVISTA]

SHAA è una media-tech company proprietaria di un tool dedicato allo sviluppo, alla produzione ed alla distribuzione di photo & video interattivi. Fondata nel 2011 da Luca Sepe, tutt’oggi Amministratore Delegato della società, è stata la prima azienda in Italia a presentare sul mercato soluzioni di video&photo-interaction applicate all’advertising e ad offrire alle aziende una modalità innovativa e strategica di presentare e vendere i propri servizi e prodotti, sviluppando per loro interactive web-tv, interactive video advertising, photo-tagging e shoppable video. Per conoscere al meglio questo caso virtuoso d’impresa abbiamo avuto il piacere di fare alcune domande a Pietro D’Ettorre, Strategic Marketing Manager di SHAA, che ci ha illustrato la storia, gli strumenti e il valore aggiunto che propone l’azienda, senza disdegnare alcune riflessioni sull’interattività e la comunicazione di oggi.

1. Ciao Pietro, potrebbe spiegarci qual è il funzionamento lato utente dei prodotti/servizi che offrite e quali sono gli attori attivi coinvolti (mercato, distributori, produttori, etc…)?

Lo strumento tecnologico che ha permesso a SHAA di conquistare la leadership nella web interaction si chiama SHAA Media Interactive Platform (SHAA MIP), un tool proprietario che consente di intervenire su un contenuto video o foto, introducendo elementi multimediali interattivi che stimolano l’engagement degli utenti, in quanto possono navigare al loro interno, permettendo di inserirvi photo/video gallery, localizzazione dello store o del dealer, form di raccolta dati, downloading e feed social. Il tool è stato studiato ed implementato all’interno dell’azienda ed è sviluppato in Html5, quindi totalmente compatibile con ogni tipo di device (pc, tablet e smartphone). La piattaforma di SHAA, integrandosi con il database del sistema e-commerce del cliente, offre la straordinaria opportunità di trasformare una normale presentazione video in un video-commerce altamente evoluto e interattivo e, soprattutto, di monetizzare i contenuti online, attraverso specifiche call to actions. L’obiettivo del player è di ottimizzare la comunicazione, offrendo all’utente una interactive-experience capace di aumentare lo user engagement e il conversion rate su qualsiasi sito, network e device, di massimizzare il ROI dell’advertiser e di incrementare la visibilità del marchio o prodotto. SHAA supporta il cliente in tutte le fasi del progetto, dallo studio delle interazioni fino alla pubblicazione, sviluppando e personalizzando, in ogni dettaglio, qualsiasi tipologia di foto e filmato, in base alle determinate esigenze del cliente e in linea con l’immagine del relativo brand e del sito. I progetti, una volta personalizzati grazie ai widget posizionati al loro interno, possono essere diffusi e condivisi facilmente su siti proprietari, blog e social network, senza perdere la completa fruizione di tutti gli elementi di interattività. Nel 2015 la web company ha intrapreso un altro importante percorso di sviluppo e ha lanciato un network pubblicitario, non convenzionale e ad alto engagement: SHAADV. Si tratta di una realtà che opera con un approccio “liquido” nell’acquisto del media: lo spazio può essere acquistato ovunque, in modalità diretta e/o programmatica, ed al suo interno vengono erogati formati innovativi di photo&video interaction.

2. Quando è nato il progetto? Cosa ne ha stimolato l’ideazione e la realizzazione?

Il progetto è nato circa cinque anni fa, pensando a come riuscire a soddisfare il bisogno di un utente di ricevere informazioni o acquistare un prodotto in pochi passaggi mente lo vedeva in un video.

Abbiamo pensato che il video, come le foto, non dovessero essere un veicolo solo di un messaggio, ma potessero diventare un mezzo per ulteriori contenuti. Dovevamo solo capire come e dove inserirli, ed in questo caso abbiamo eseguito studi per circa due anni visto che non vi erano benchmark di riferimento. Questo ci ha permesso di acquisire un know-how unico sul mercato, divenendo specialisti nell’interazione di questi elementi multimediali e nell’engagement dell’utente.

3. L’importanza della comunicazione per immagini e video è oramai consolidata, quali sono le nuove    frontiere del settore in ambito creativo, marketing e pubblicitario?

Il trend dominante è quello della massima interazione. Occorre offrire all’utente la possibilità di scegliere in prima persona l’azione da compiere, informandolo correttamente delle possibilità e delle eventuali informazioni commerciali che potrà trovare all’interno dei video. È basilare l’informazione preventiva così come la trasparenza. Noi ricerchiamo call­to-action educate e in target e abbiamo messo al bando qualsiasi limitazione alla libertà di navigazione. SHAA ha portato sul mercato negli ultimi mesi un’offerta di formato/prodotto unica nel suo genere, basandosi sostanzialmente su due regole: innanzitutto che non è necessario implementare nuovi formati, sempre più pesanti, invasivi e impattanti; basta piuttosto lavorare sui formati standard già esistenti. In secondo luogo, bisogna inserire in questi formati standard prodotti HTML5 responsive, dinamici, innovativi con creatività che portino ad un reale engagement dell’utente. Si può ottenere questo risultato inserendo all’interno del formato intro-page, video interattivi con call che catturino l’attenzione dello user, o banner 300×250 navigabili al loro interno con gallery di immagini, video e lead-form. Lavorando sul messaggio proposto all’utente e sulle funzionalità touch del device abbiamo ottenuto performance significativamente superiori rispetto al mercato, raggiungendo CTR oltre il 5%.

4. Quanto e come il mondo della comunicazione si sta adeguando al mobile?

La transizione di internet verso il mobile è un passaggio sfidante sia per gli editori, sia per gli inserzionisti. Secondo la nostra vision il mobile non rappresenta altro che uno schermo più piccolo e con caratteristiche proprie, come la componente touch e la portabilità, che lo contraddistinguono rispetto agli schermi desktop. La barriera più importante per lo sviluppo di questo mezzo è l’approccio difensivo che si riscontra nella fasi di innovazione di processo e di prodotto. Noi non separiamo le linee di business per mezzo, ma per dimensione dello schermo; inferiore ai 6”, inferiori ai 10”, superiori ai 10”. Inoltre differenziamo tra utilizzo del video o meno. Ogni campagna è pianificata di default per essere fruita cross-device, per cui il peso del business su mobile è direttamente correlato al traffico e ad oggi siamo su una quota del 60%.

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