L’ambient marketing di Volkswagen invade il bowling
Spesso, quando si vuole veicolare un messaggio, si parla della necessità di catturare l’attenzione di un utente che è sempre più distratto e dissuaso dai contentuti pubblicitari. Il consumatore oggi è educato e alfabetizzato, sa dove può trovare la pubblicità e comunque, anche se fosse, ha una soglia di attenzione satura di tutti gli input informativi che arrivano dai nuovi media online e offline, dai media tradizionali (tv, radio, stampa), fino agli outdoor, ai billboard, ai digital signage e quant’altro.
Tutto diventa mezzo dove veicolare il proprio messaggio pubblicitario, si cerca quindi di catturare l’attenzione con i metodi creativi e meno convenzionali possibili, creando experience, generando emozioni e facendo rimanere nella memoria l’insight, il ricordo e l’esperienza legata alla marca.
Questa è l’intento che segue l’ambient marketing, ovvero, quello di stupire, emozionare e coinvolgere l’utente. Proprio per fornire un esempio efficace di ambient abbiamo recuperato una campagna delle più interessanti degli ultimi tempi firmata Volkswagen.
Qui di seguito un video ci fa vedere come si è svolta la trovata a dir poco brillante della casa dell’automotive tedesca che è andata a prendersi l’attenzione dei suoi followers proprio nel mezzo di uno degli intrattenimenti per eccellenza quando ci si trova tra amici, uno dei luoghi più usuali del divertimento: il bowling.
Siamo in un bowling a San Paolo in Brasile, succede questo: una partita diventa particolare quando uno dei nostri giocatori si trova a lanciare la sua palla verso i birilli e questa inspiegabilmente si ferma, o meglio, inchioda letteralmente ad un metro dal bersaglio. Ecco lo stupore, la sorpresa, e allora entra in scena un altro concorrente che effettua anch’egli il suo tentativo, e la stessa scena si ripete: ancora una volta tutti increduli dinanzi alla palla che si ferma sullo stesso punto e vira a destra. Ci prova un altro ancora, più forzuto, e ancora una volta la palla si pianta fra lo sconforto e gli sguardi disarmati. Dunque, un richiamo, una "musichetta", ed ecco che tutta l’attenzione va agli schermi del punteggio che regalano un’inaspettata sorpresa a tutti i presenti.