La tendenza al ribasso nell’uso di antibiotici in Europa ha subito un’accelerazione drammatica durante la pandemia di COVID-19 e i consumi hanno raggiunto un minimo storico nell’UE nel 2021(dal 40% dei cittadini nel 2009 al 23% del 2021); tuttavia, un’indagine dell’Eurobarometro ha rilevato che un’ampia percentuale di europei assume antibiotici senza giustificazione e anche la loro conoscenza degli antibiotici, dei loro usi e dei loro effetti è allarmante, poiché solo la metà degli intervistati sa che sono inefficaci contro i virus.
Il calo significativo nel 2021 corrisponde alla pandemia di COVID-19: oltre un quarto (28%) degli intervistati ha affermato che la pandemia ha ridotto il loro bisogno di antibiotici perché si ammalavano meno spesso a causa di misure di protezione personale rafforzate come maschere, distanza fisica, e una migliore igiene delle mani.
Tra i diversi Paesi, l’uso di antibiotici varia dal 15% in Svezia e Germania al 42% a Malta. In Francia (28 per cento), era superiore alla media UE, ponendosi al quinto posto nella lista del consumo di antibiotici
Un dato confortante è che solo l’8% degli antibiotici sia stato consumato senza prescrizione medica: la stragrande maggioranza degli europei (92%) aveva ricevuto l’ultimo ciclo di antibiotici tramite un operatore sanitario, tramite prescrizione medica o direttamente da un medico; le percentuali variano sensibilmente tra le diverse nazioni, dalla più alta nella Repubblica Ceca (98%), Polonia (97%) e Danimarca (96%), mentre le più basse si trovano in Romania (80%), Austria e Belgio (entrambi 84%), e Ungheria e Bulgaria (entrambi 87%).
Un dato negativo è la percentuale di soggetti che non sono stati sottoposti a test prima del consumo di antibiotici: più della metà degli europei (53%) ha dichiarato di non essersi sottoposta ad alcun test (come esami del sangue o delle urine o un tampone faringeo) per determinare la causa della loro malattia prima o contemporaneamente all’inizio dell’assunzione degli antibiotici. Fare un test è importante per discernere se un’infezione è veramente causata da batteri o da un virus e dovrebbe essere una pratica standard prima di prescrivere un antibiotico.
Infine, emerge che solo la metà (50%) degli intervistati sapeva che gli antibiotici non uccidono i virus. Quasi due su cinque (39%) pensavano erroneamente che gli antibiotici uccidano i virus e l’11% ha dichiarato di non saperlo. In realtà, gli antibiotici sono efficaci solo contro le infezioni batteriche come le infezioni del tratto urinario o il mal di gola.
L’indagine ha messo in luce diverse aree di miglioramento, necessarie per ridurre la resistenza antimicrobica (AMR) – la capacità dei microrganismi di resistere ai trattamenti antimicrobici, in particolare agli antibiotici – ha un impatto diretto sulla salute umana e animale. La resistenza antimicrobica è responsabile di circa 33.000 decessi all’anno nell’UE secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).