In un momento delicato che il mondo sta vivendo a causa della guerra della Russia che ha invaso l’Ucraina, il presidente degli Stati Uniti d’America, Biden, non può permettersi di pronunciare delle frasi che non aiutano ad arrivare verso un obiettivo condiviso da tutto il mondo ossia, la pace. Un presidente come quello degli Stati Uniti, prima di parlare deve consultarsi con i suoi esperti così da riuscire a capire qual è il comportamento giusto affinché non venga irritata, dal punto di vista diplomatico, la suscettibilità del mondo. Attaccare Putin è un comportamento infantile perché, se uno ponesse la domanda ad un bambino se pro o contro la guerra, chiaramente esso sarà contrario. Il dramma di tale presidente Biden è che non solo commettere errori che determinano una sfiducia da parte del segretario generale delle Nazioni Unite ma, conferma le sue posizioni sul proprio sito personale parlando ancora di Putin e definendolo come un criminale. Non a caso, le reazioni contro il presidente sono state molteplici così come le critiche: ‘’è malato’’, ‘’deve andare via’’, ‘’non è idoneo’’ ecc. Biden, in questo momento, ha un alto indice di figure sfavorevoli nei suoi confronti, tant’è che non arriva al 45/46%.
Considerando la stampa, come al solito, in alcuni momenti di lucidità mostra equilibrio e coerenza mentre, il giorno dopo, si pone sugli schieramenti politici perdendo la comunicazione obiettiva. Di questa malattia di comportamento siamo ormai abituati, non a caso, i lettori di quotidiani sono scesi ai minimi termini e, cercano di consolarsi con la comunicazione online che sparano numeri e cifre da verificare.
Anche noi, in Italia siamo molto bravi, il governo in questi giorni ha preso posizione su un’ipotesi di aumento del 2% delle spese militari, un provvedimento di data remota dove vi è un parere favorevole nel mondo politico del nostro Paese. Inoltre, di recente, per motivi elettorali, sono state prese delle distanze con giustificazioni molto strane a partire dal ‘’momento particolare’’ che stiamo affrontando sollecitando a non utilizzare nessuna forma di spesa. La risposta del governo appare dunque molto chiara. Nessuno intende spendere in questo periodo ma, tutto ciò che avete votato prima potrà essere attuato successivamente.