Consumi in stand-by
Ormai non si da più freno al consumo di energia elettrica a partire dai cellulari lasciati in carica tutta la notte, i computer connessi a internet ed in costante aggiornamento, utilizzo di Tv smart ecc. Non vi è dubbio che questi ed altri dispositivi abbiano reso la vita per milioni di persone più confortevole. Tuttavia, il collegamento alla rete elettrica è diventato un costo, ogni famiglia europea spende 70 euro in più di elettricità a causa degli apparecchi lasciati in stand-by, spenti solo in apparenza e che assorbono per ogni abitante 350 kw/h in più di energia, l’equivalente della produzione di tre centrali elettriche. A dimostrare quanto descritto è stato uno studio del progetto del SELINA STANDBY and off-mode energy losses in new appliances, supportato dalla European Commision’s Agency for Competitiveness and Innovation Energy. Dallo studio emerge che il consumo degli elettrodomestici <<in pausa>> rappresenta l’11% dei consumi di una famiglia di quattro persone.
Sostenibilità degli elettrodomestici
Secondo il medesimo documento, il solo fatto che i dispositivi abbiano la spina inserita nella presa di corrente produce l’emissione di 19 milioni di tonnellate di anidride carbonica in più. In cima alla lista degli elettrodomestici meno sostenibili ci sono i computer fissi, con 10 euro di bolletta in più ogni anno riconducibili proprio alla modalità stand-by. Anche gli apparecchi di connessione alla rete incidono fortemente nella produzione di CO2, spegnere la connessione ad Internet quando non è utile permetterebbe di risparmiare circa un miliardo di euro in tutta Europa e 3,5 milioni di tonnellate di CO2. A contribuire a questi consumi sono anche i vari elettrodomestici di uso comune come lavatrici, lavastoviglie fino al semplice caricatore del cellulare. Basti pensare che in una abitazione ci sono dai 10 ai 15 apparecchi sempre in funzione e circa il 33% dei dispositivi sono fuori norma nell’Unione Europea.