Nel corso di COP27 è stato presentato il progetto di produzione di idrogeno da pannelli fotovoltaici, ideato da un team di scienziati di Hydrozero by Unicusano, IAT srl e Servizi di Ricerche e Sviluppo S.r.l, con l’obiettivo di realizzare in Egitto un sistema di produzione di elettricità fotovoltaica, sfruttando l’elevata insolazione delle zone desertiche vicino al Nilo, che consentirà di risparmiare oltre 4 milioni di tonnellate di CO2 l’anno.
L’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici sarà trasferita alla dorsale di trasmissione principale del Paese fino al porto di Alessandria, dove sarà utilizzata per produrre idrogeno mediante elettrolizzatori di tipologia Pem. Una parte dell’energia elettrica in rete e/o dell’idrogeno sarà resa disponibile al Paese ospitante – l’Egitto – e la maggior parte sarà immessa nel già esistente gasdotto Greenstream, che unisce l’Egitto all’Italia (precisamente,da Alessandria a Taranto). L’idrogeno trasferito in forma gassosa sarà convogliato a grandi utenze industriali del nostro Mezzogiorno, in primis allo stabilimento ex ILVA di Acciaierie d’Italia, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 dell’impianto. A tale impianto giungerà anche l’idrogeno liquefatto, via tank container nella prima fase di progetto e successivamente attraverso quattro navi gasiere dotate ciascuna di tre sfere da 4.500 m3.
In termini quantitativi, si prevede di produrre energia fotovoltaica per 10,5 MWe (nella prima fase del progetto), che saliranno a 4,5 GWe in una possibile configurazione della seconda fase; con tal energia si produrrà idrogeno gassoso in misura di 330 tonnellate all’anno nella prima fase, e 167.000 nella seconda) da utilizzare sia per alimentare l’esistente pipeline Greenstream fra Alessandria a Taranto, sia un impianto di liquefazione.
Il vantaggio in termini climatici è immenso: come ha spiegato il Prof. Antonio Naviglio della S.R.S. , partner del progetto, “L’idrogeno ha il vantaggio di non causare liberazione di carbonio, caratteristica fondamentale per la lotta ai cambiamenti climatici, né nella fase di produzione, né in quella di stoccaggio, né in quella di utilizzo. L’idrogeno può essere utilizzato sia per produrre sia energia termica o elettrica sia materia utile per la produzione di una infinità di altri prodotti. I programmi mondiali di decarbonizzazione enfatizzano l’importanza di questo vettore energetico, il cui mercato è, oggi, limitato a causa dell’elevato costo di produzione”. La disponibilità di ampie fonti rinnovabili quali le distese di pannelli fotovoltaici nel deserto egiziano riduce drasticamente questi costi.
I benefici sono molteplici, come dichiarato dai responsabili del progetto Hydrozero by Unicusano “I benefici del progetto– avranno ricadute positive sull’ambiente per l’abbattimento delle emissioni di gas serra, sul tessuto economico-occupazionale in Italia ed Europa, sullo sviluppo di una capacità manifatturiera e occupazionale in una tematica strategica per il futuro a livello mondiale (supply chain in Italia ed Egitto), sulla stabilizzazione geopolitica dell’area del Mediterraneo”. Non solo economici, quindi, ma anche sociali e politici.