ERIKA VALLETTA
Gli articoli pubblicati su sentieri digitali, molte volte mettono in relazione occupazione, programmazione e mondo del lavoro. Oggi è difficile scrivere un articolo sull’orientamento universitario in quanto, finora è stato scritto di tutto e di più con risultati, molto, molto modesti. Un giovane che finisce le scuole superiori ed ha la fortuna (ormai per pochi) di iscriversi all’Università ha bisogno di orientamento. Provate a porre la domanda ad un giovane dell’ultimo, penultimo anno delle scuole superiori, cosa vuoi fare all’Università? La risposta, in via prevalente, è semplice, ‘’non lo so’’. Allora, come è possibile valutare le capacità intrinseche dello studente per la scelta universitaria? Ha mai parlato con gli insegnanti che seguono l’orientamento? Esiste qualcuno che qualche volta parla di programmazione, professioni, mestieri ecc.? E come questi possono poi essere inseriti nel nostro paese per non essere ancora una volta bistrattati nel far mestieri inutili che ancora non hanno niente a che vedere con l’esperienza accademica?
Si parla sempre di titoli ad effetto ma con poca percezione del messaggio. Parliamo di innovazione digitale, formazione innovativa, proposte che includono anche un progetto del futuro che riguarda la sostenibilità, il mondo più pulito, il valore del luogo e prospettive di un futuro per entrare nel mondo del lavoro. Aggiungiamo ancora: energia sostenibile, il mediterraneo, il territorio, incubatori, benessere, officina del benessere, situazione climatica ecc. Tutte queste cose vengono poi definite come discipline interdisciplinari. Scrivere tutto ciò senza indicazioni non ha alcun senso. Andando avanti, si parla di scienze animali, tradizioni, di commercio elettronico, creatività, competenze, nuove sfide, transizione. In sostanza sono piccoli titoli che non servono ai giovani ai fini dell’orientamento. In sostanza sono tanti piccoli slogan che non fanno capire molto! Bisognerebbe leggere una pagina scritta con competenza per comprendere in prima istanza i contenuti e tentare di scoprire il proprio domani. In conclusione, l’orientamento visto che non ha avuto successo fino ad oggi, bisogna rivederlo con indicatori diversi e con la speranza che il giovane possa essere aiutato nell’orientamento del domani.