I rischi del Buy now, pay later

Oggi, spendere soldi che non si hanno  è diventato più facile che mai, grazie a servizi di prestito immediato come Klarna, Zip e Afterpay che offrono piani di pagamento a tasso zero per una varietà di acquisti da rivenditori partner. Che sia un oggetto di arredamento, un apparecchio elettronico oppure un capo di abbigliamento, la possibilità di dilazionare il pagamento in tre rate senza dover stipulare un contratto di finanziamento è ormai alla portata di tutti.

La solvibilità del debitore è stimata mediante algoritmi, e ciò consente di azzerare i tempi di risposta; il cliente clicca sul suo carrello di acquisti e paga immediatamente solo una parte del suo importo. Il resto, avverrà nei mesi prossimi.

Oltre alle già citate aziende, sono entrati nel business anche Apple, che offre già piani di pagamento a tasso zero sui suoi prodotti tramite Apple Card, ma ora sta aggiungendo una nuova opzione BNPL chiamata Apple Pay Later che sarà collegata ad Apple Wallet. Con essa, basterà  il tocco wireless di un iPhone per acquistare prodotti non Apple, diluendone il pagamento in quattro rate nel corso di sei settimane.

Negli Usa i servizi BNPL sno stati utilizzati dal 43% della popolazione, e sono più popolari tra le donne e i giovani della generazione Z (18 – 25 anni).

Ma ci sono rischi per i consumatori: molti consumatori non hanno cultura finanziaria, e quindi sono portati psicologicamente a sottostimare l’entità degli impegni finanziari che si stanno accollando, acquisto dopo acquisto; le conseguenze sul proprio “benessere finanziario” sono immediate e diventano fonte di stress, in quanto è facile trovarsi in una condizione di sovraindebitamento difficile da gestire.

Per le aziende, il BNPL è un enorme vantaggio in termini di vendite: l’utente smette di chiedersi se “se lo può permettere”, perché vede che il suo acquisto diventa un esborso immediato di un terzo del prezzo totale. Ciò spinge in alto acquisti di beni superflui, a beneficio dei venditori, ma con gravi rischi per i consumatori. Infatti, il 42% dei consumatori che hanno utilizzato un servizio BNPL ha effettuato almeno un pagamento in ritardo, secondo LendingTree, e ciò ha sicuramente impattato sulla loro serenità e sulla loro visione del futuro.

Sarebbe quindi necessario che i legislatori – a livello nazionale oppure europeo – analizzassero questo fenomeno con attenzione, per non creare situazioni di default personale difficili da gestire.

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