In un ambiente come il nostro in continua evoluzione, caratterizzato da costanti cambiamenti ed innovazioni tecnologiche, il mercato si è esteso così tanto al punto tale di arrivare ad un livello sempre più elevato di globalizzazione, caratterizzato da una ‘’sfrenata’’ competizione generata proprio dalla liberalizzazione dei mercati. Questo processo ha contribuito fortemente ad un’evoluzione non solo del commercio, ma anche nel concetto e nelle strategie di marketing.
Ad oggi parliamo di marketing internazionale inteso come complesso di attività svolte dall’impresa per collocarsi in un mercato estero oppure per ottimizzare la propria presenza nel mercato.
Questa decisione da parte dell’impresa ha sia un’accezione positiva in quanto porta l’impresa ad avere maggiori opportunità e un’estensione della domanda, ma dall’altra parte, vi è anche un’accezione negativa derivata dalla difficoltà di sapersi distinguere che l’impresa dovrà affrontare. Ed è proprio qui che entra in gioco il marketing Internazionale! Perché l’impresa deve avere l’abilità e la capacità di saper creare e comunicare al mercato l’unicità del suo prodotto o dei suoi servizi, così da riuscire ad attirare i consumatori a suo vantaggio e far crescere la domanda.
Mi azzardo ad utilizzare come parole chiavi per esprimere al meglio il mio discorso: ‘’evidenziarsi’’ e ‘’paracula’’, la prima per intendere la capacità non solo di diversificarsi, ma anche di saper spiccare rispetto alle altre imprese così da diventare un’impresa di forte attrattiva, la seconda invece per designare un’impresa in grado di saper comprendere la penetrabilità dei mercati e riuscire a fare una buona ricerca di mercato, così da osservare il marketing delle aziende concorrenti e i loro punti deboli, non sottovalutare il fattore culturale perché l’abilità del marketing sta anche nel presentare il prodotto/servizio ad una nuova realtà culturale ed infine saper gestire e definire al meglio il proprio target così da individuare un baricentro tra i consumatori.