L’eurodeputata del PPE Roberta Metsola è stata eletta quest’oggi Presidente del Parlamento Europeo con una maggioranza molto forte di 458 voti, a fronte dei 308 sufficienti per poterla far sedere sullo scranno più importante dell’Europarlamento. I votanti sono stati 690, mentre i voti espressi 616. La candidata dei Verdi ha ottenuto 101 preferenze, quella per la sinistra 57.
La nuova Presidente ha fin da subito voluto omaggiare l’ex-Presidente Sassoli, recentemente scomparso: «Onorerò David Sassoli come presidente battendomi sempre per l’Europa. Voglio che le persone recuperino un senso di fede ed entusiasmo nei confronti del nostro progetto». La Presidente è stata eletta il giorno del suo quarantatreesimo compleanno: proveniente dalla generazione Erasmus, maltese, è sposata con un finlandese e ha quattro figli. Ardente sostenitrice della famiglia, è stata certamente proposta per riscattare il centro democratico dopo la sconfitta della CDU in Germania.
Desta preoccupazione anche la superficialità con cui Roberto Fico, politico della galassia Movimento 5 Stelle, sta gestendo la chiamata per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica: sarebbe opportuno che studiasse un po’ meglio il suo ruolo in qualità di Presidente della Camera, invitando deputati e senatori a essere presenti all’elezione del Presidente della Repubblica senza creare problemi o dire troppe sciocchezze: pronunciare il solo cognome non può essere pensabile perché anche un Bianchi qualsiasi, che abiti a Torino o a Palermo, potrebbe avere l’idoneità per essere eletto Presidente della Repubblica così come un eventuale Bianchi presente in Parlamento.
Vi è, poi, la questione relativa alla magistratura. Il Consiglio di Stato, dopo la recente nomina di Franco Frattini come Presidente, ha annullato le nomine della Corte di Cassazione fatte dal Consiglio Superiore della Magistratura, ma detta bocciatura non ha interessato minimamente il CSM dimostrando, ancora una volta di più, la spaccatura interna alla magistratura italiana. Questo “no comment” da parte del CSM suona alquanto ipocrita, visto che spesso alcuni dei loro membri parlano di rispetto della Costituzione e di rispetto delle leggi ma probabilmente sono solo parole, come nella vecchia canzone di Mina.
Infine, altro punto di fondamentale importanza da ormai quasi due anni è la pandemia Covid-19. Molti scienziati fin dall’inizio hanno dato indicazioni come “mantenere le distanze” o “mettersi la mascherina e lavarsi le mani”, in sostanza quello che si diceva nel 1918 durante l’epidemia di influenza spagnola; adesso, con fare non semplice, si parla di convivenza con il virus e le sue varianti. Un consiglio ai politici e anche ai medici virologi: è opportuno non andare in televisione per fare le star che visto la poca esperienza rappresenta un boomerang di ritorno che avrà certamente effetto sulle carriere una volta finita l’emergenza, a causa anche di un palinsesto troppo ripetitivo e politicizzato fra il partito del sì e il partito del no. Ma il Covid è uno solo e come una sola entità andrebbe combattuto.