2017: l’anno della speranza

Il titolo è provocatorio, probabilmente non ci crede nessuno. Ogni fine anno molti di noi si augurano un anno migliore di quello appena passato. Dire che il 2017 è l’anno della speranza è molto semplice, basti pensare a tutte le disgrazie che si sono verificate nell’anno appena trascorso, una su tutte riguarda il fenomeno migratorio, l’arrivo di molti extracomunitari, molti di noi ne parlano talvolta ignorando completamente le vittime che si incrementano ogni giorno, donne e bambini che alla terraferma non sono mai arrivati. Siamo dinanzi ad un vero e prorio bollettino di guerra, che si ha la sensazione desti l’interesse di pochissime persone. Nel 2017 vi è anche un invito a pensare ad aspetti umanitari e mostrare una sensibilità verso il prossimo. Abbiamo notato che il governo del nostro Paese sta copiando l’Europa, nel cercare di bloccare gli arrivi di tutte queste persone che rischiano la vita ogni giorno.  Il Ministro degli Interni si è recato a visitare i paesi interessati evidenziando la gravità delle perdite e comprendendo le modalità del come cercare di cooperare con i Paesi interessati evitando questo bagno di sangue.

L’occupazione in questo Paese è un eufemismo. Infatti anche coloro che trovano un posto di lavoro sanno prima di iniziare che è fortemente precario. In un mondo che crede al libero mercato è comprensibile che ognuno deve cercare di inserirsi nella società lavorativa secondo le proprie capacità. Un giovane che ha percorso la vita accademica con soddisfazione con voti anche significativi come può inserirsi nel mondo del lavoro? Esistono delle iniziative promosse dal governo e recepite dalle Regioni, con delle agenzie ed enti accreditati di lavoro giovanile che collocano i candidati per un periodo determinato con un contributo dalla regione al giovane lavoratore che si inserisce in una PMI di ben 300 euro. Il problema non è dei 300 euro, ma è la mancata garanzia di ricevere questa cifra a fine mese, che di consueto arriva con un regolare ritardo. Perchè si parla tanto di burocrazia, ognuno di noi lo denuncia come può, tutti sono d’accordo e nessuno fa niente.

Già questi punti sono significativi e rientrano nell’anno della speranza del 2017. Sentieri Digitali non si interessa in maniera prevalente di quanto descritto, i nostri lettori ci conoscono come mezzo di comunicazione innovativo e pertanto vorremmo riprendere il filone dell’innovazione parlando del CES  2017 che quest’anno ha celebrato il cinquantenario. In un evento come quello di Las Vegas, è interessante avere il “polso” dei processi innovativi, a partire dalla “robotica umanizzata” che cerca di aiutare e supplire le persone meno fortunate. Primeggiano le soluzioni hi-tech per la domotica, con gli elettrodomestici intelligenti che possono essere gestiti a distanza rispettando anche le abitudini della famiglia che li ospita; poi vi sono le tecnologie indossabili, quali, ad esempio, gli occhiali smart che favoriscono la concentrazione ed i vestiti collegabili ad un semplice smartphone. Ed ancora, come accade spesso nelle pubblicazioni di Sentieri Digitali, ampio margine alla realtà virtuale e alla realtà aumentata, due temi che hanno fatto “la parte del leone” a Las Vegas. Un altro filone molto in auge riguarda l’auto intelligente, le self-driving car, dotate di dispositivi di scansione laser e radar integrati nella carrozzeria. In questi veicoli iper-innovativi è prevista anche, nell’abitacolo della macchina, una forma di relax che sostengono possa aumentare la produttività lavorativa. In sostanza l’uomo ha riscoperto il telelavoro: quanti sono a favore? Quanti contrari?

Un’altra area che ha avuto grande rilevanza a Las Vegas riguarda l’Internet of Things, anche qui ha un ruolo importante la domotica con soluzioni che riguardano la casa intelligente, vi è un sistema creato da una multinazionale che punta ad aiutare le persone a cucinare e pulire sia a casa che a distanza.

Infine, non poteva mancare il “bidone intelligente”, cioè il bidone della spazzatura che crea il compost in 24h. Abbiamo anche una grossa compagnia multinazionale che ha una delle sedi più importanti in Italia, che ha portato un programma denominato Eliot, un video citofono che si connette alla rete dell’abitazione,  in virtù di un collegamento wifi integrato, con un’app dedicata che gestisce via smartphone le chiamata videocitofoniche, consentendo di visualizzare sul device l’immagine di chi suona alla porta, di rispondere, di aprire il cancello, attivare una telecamera ed azionare anche le luci del giardino.

Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

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