Cari lettori siamo ad Agosto e si sente eccome. Non sono tempi che consentono di fare bilanci. Il 63° Governo della Repubblica Italiana – Governo Renzi – ci ha messo nelle condizioni di sentire tantissime cose e tante proposte per il nostro Paese. In un periodo di ristrettezza con un debito di oltre 2.000 miliardi di euro e con il costo del denaro particolarmente elevato è molto difficile trovare risorse, proprio in un momento in cui bisognerebbe fare investimenti per avere maggiore occupazione. Adottando leve sbagliate si rischia di mettere a repentaglio le sorti del nostro Paese, certamente non possiamo stare fermi, abbiamo molte cose da fare, a partire da uno snellimento burocratico che è il vero male per tutte le imprese e per tutti i cittadini. Risulta necessario utilizzare i fondi europei per progetti seri, ma cercando di specificare fin da subito ai partecipanti cosa si deve fare e quali sono le tempistiche, evitando di cambiare le regole durante il percorso. Si deve definire dall’inizio se ci sono delle compensazioni con progetti precedenti, dando la possibilità ai partecipanti di sapere in anticipo cosa si deve fare, evitando sorprese quotidiane molto lontane dalle condizioni del bando allo stadio iniziale che fondamentalmente caratterizzano i motivi per cui taluni accettano o meno di partecipare.
Il Governo Renzi dovrebbe fare uno sforzo reale aiutando le imprese con una adeguata defiscalizzazione. Spaventa vedere quali sono gli adempimenti fiscali da coprire, l’imprenditore si trova a pagare tante tasse per avere molto poco. Se si va a un ristorante stellato si sa a priori che si mangia poco e si paga tanto. Il Governo non è stellato e pertanto deve cercare di essere più equo per evitare di perdere durante il tragitto la fiducia e il sostegno politico dei propri clienti e stakeholders.
Chiudo con una considerazione cruciale che riguarda gli immigrati: smettiamola di dire che apriamo le porte, il problema non è tanto aprire o chiudere, si può aprire varchi anche enormi ma servono sistemi ed accordi diversi. Non è possibile che sulle acque del mediterraneo continuino ad esserci tanti morti, probabilmente nessuno riesce a quantificare tanto è elevato il numero di decessi più o meno denunciati. Il bilancio solo stimato diventa enormemente preoccupante e frustrante. Tutto diventa caotico e incomprensibile quando i politici alimentano il dibattito e affermano che molti di loro vengono da paesi in guerra. La considerazione che ne consegue è che si può fuggire dal focolaio di una guerra per morire in un barcone, nel quale già prima della partenza i rischi sono evidenti. Non aspettiamo di giustificare sempre tutto e l’inverso di tutto. Il cittadino, una volta per sempre, vorrebbe sentire quello che è giusto e quello che è sbagliato, invece prevale il più delle volte il preconcetto e l’aspetto ideologico, la posizione è sempre falsata e priva di equilibrio.
Detto tutto ciò, spero di avervi lasciato più di qualche spunto di riflessione ed auguro a tutti voi, ai vostri cari, parenti e amici, di trascorrere un periodo di vacanza e riposo che sia proficuo, stimolante e se possibile anche di svago.
Buone ferie!
