Quando si parla di rivoluzione abbiamo due considerazioni da fare, la prima spaventa coloro che non sono preparati, la seconda considerazione è vista come una speranza innovativa. La tecnologia il più delle volte esplode senza che un Paese ne venga ad essere informato. In questo caso vogliamo fare riferimento a due entità: la prima, riguarda un network europeo che prende il nome di Digital Innovation Hub, sono delle strutture semplici che accompagnano l’impresa che desidera adeguarsi alle esigenze del Paese, del consumatore e che vuole tentare di battere la concorrenza, ed in chiave prospettica dell’impresa 4.0. Queste parole innovative se non ben dosate rischiano di essere nulle e nello stesso tempo negative. Dalla nostra documentazione e dagli studi che abbiamo realizzato, nel campo della digitalizzazione vi rientra certamente la fattoria del futuro digitale, la sanità del futuro digitale, l’automotive del futuro digitale, senza trascurare il ruolo dell’internet delle cose.
Su Sentieri Digitali abbiamo più volte fatto riferimento a questo argomento ed abbiamo riscontrato diversi ritorni positivi. I Digital Innovation Hub possono avere successo se agiscono come one-stop-shop. In Europa vi sono 230 digital innovation hub operativi, diviso 28, ne sono mediamente 8 per Paese. Offrono una pluralità di opportunità, sia a favore dell’impresa che del consumatore. La SI-IES coordina il Digital Innovation Hub Virtuale – DIHV che è l’unico nel Lazio, per adesso, operativo e con particolare sorpresa si è constato che il 230 DIHS europei hanno inteso creare sinergia proprio su iniziativa della SI-IES Digital Innovation Hub Virtuale, il successo si ha coniugando l’esperienza accademica e universitaria, la specialistica intrinseche di ogni PMI, dei professionisti, degli esperti sia dal punto di vista prodotti che per la parte relativa ai servizi, attraverso uno scambio di best practices e dall’altra parte le imprese che offrono servizi di cui hanno bisogno, sia il mercato e sia il consumatore. Il nostro compito è anche quello di fare un’opera di education sia per la parte pubblica, parte privata e ove necessario a singola entità.
La nostra posizione rientra in una strategia specialistica intelligente che in Europa è identificato con S3. La crescita digital è secondo noi una priorità trasversale e deve essere considerato un obiettivo ricorrente della maggior parte di S3 ricadente nei territorio dell’Europa. Altro obiettivo è quello di migliorare la capacità dei loro ecosistemi place-based anche ai poli di innovazione, alle startup, alle strategie di specializzazione per la ricerca e l’innovazione compresi gli strumenti di finanziamento con riferimento anche ai fondi strutturali europei e fondi di investimento. Come si può notate è una strategia a 360° senza trascurare mai le linee guida dell’impresa 4.0.
Si è cercato di dare un’organizzazione snella, cercando di affrontare le tematiche di cui in argomento come si suol dire su misura. Ciò per meglio rispondere ai bisogni/desideri sia delle PMI sia per le attività e sia per i progetti e ricerche. Non v’è dubbio che l’impresa digitale può essere una novità, rispondere alla competizione e trovare la giusta collocazione sul mercato. La nostra presenza nell’albo europeo trova un capitolo ad hoc per quanto le tecnologie del 5G. in particolare come far viaggiare il 5G? creare certamente servizi sfidanti che secondo SI-IES dovranno rispondere sia la domanda e sia all’offerta con l’impegno di abbattere costi ed essere innovativi e competitivi.