Italiani poveri

Il prossimo governo trova in eredità un maggiore numero di poveri assoluti, ovvero persone che non sono in grado di sostenere le spese strettamente necessarie alla sopravvivenza. La Caritas stima che siano circa 5, 6 milioni di persone, quasi il 9% della popolazione, un massimo storico dovuto all’aumento dei prezzi, in special modo i costi dell’energia, unito alla stagnazione di salari e stipendi. Un numero che è triplicato dal 2007, anno precedente alla prima grande crisi finanziaria che ha iniziato ad erodere il benessere nel nostro Paese.

Nel contempo, da anni i giovani con maggiore scolarità decidono di trasferirsi all’estero, dove le loro competenze sono remunerate in modo più adeguato, creando il paradosso per cui l’Italia esporta laureati (su cui ha investito molto denaro nella loro formazione) ed importa migranti dalle aree più povere del pianeta, ovviamente privi di qualsiasi competenza e titoli di studio.

Il reddito di cittadinanza raggiunge solo la metà circa dei poveri assoluti, dimostrando di essere una misura che è stata costruita male, anche se con le migliori intenzioni. Infatti le frequenti notizie di frodi e truffe mostrano che l’assenza di controlli ha favorito “furbetti” di ogni genere, ma non è riuscita a raggiungere le persone veramente in difficoltà.

Lo Stato finora ha amministrato male il suo denaro, ed il livello raggiunto dal debito pubblico (intorno ai 2700 miliardi di euro) è fonte di preoccupazione sia a livello europeo (che ci invita a migliorare i conti pubblici) sia per il Fondo Monetario, i cui esperti temono che il debito possa diventare fuori controllo, essendo alimentato da una forte sproporzione tra entrate ed uscite, ed aggravato dalla situazione economica futura.

La sinistra, avendo perso le elezioni, invece di ragionare sulle proprie  criticità sta fomentando ovunque proteste di varia natura: dalle contestazioni studentesche nei confronti di un governo che ancora non esiste, alle manifestazioni “per la pace” che contrastano con le indicazioni del governo Draghi, sul cui percorso continuerà l’esecutivo Meloni. La stampa aiuta la sinistra con interviste ad esponenti italiani e internazionali, tutti critici nei confronti della destra, senza preoccuparsi dell’immagine che trasmettono al mondo.

Una sinistra inutile, che infatti ignora l’allarme povertà e il dramma delle migliaia di famiglie che in questi giorni stanno subendo il distacco dell’energia, non avendo avuto il denaro necessario a pagare le bollette. All’inizio dell’inverno, privi delle risorse necessarie, molti hanno l’incubo di trascorrere senza riscaldamento la stagione fredda. Sarà il nuovo governo, responsabilmente, a prendersi cura delle situazioni di disagio economico, con responsabilità e solidarietà.

Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

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