Le immagini drammatiche trasmesse da Genova e da altre zone d’Italia in questi giorni di forti piogge hanno riaperto le polemiche riguardo la cura del territorio nel nostro Paese. Problema antico, se già nel 1977, oltre 30 anni fa, una campagna di Pubblicità Progresso sensibilizzava i cittadini sul problema del dissesto idrogeologico.
Il Presidente di Pubblicità Progresso, Alberto Contri, ha così commentato la tragedia di questi giorni: “Oltre trent’anni fa i soci di Pubblicità Progresso dimostrarono notevole previdenza e grande sensibilità ambientale, stimolati da fatti di cronaca (la foto della campagna potrebbe essere quella di oggi di Monterosso o di Roma). Non si limitarono all’aspetto del dissesto idrogeologico, già di per sé assai grave, ma affrontarono subito il problema dell’acqua nella sua dimensione complessiva. E’ una campagna che potremmo riprendere oggi, usando addirittura lo stesso trattamento.”[…] “se ci fosse stato più spazio per questi temi, forse oggi non saremmo qui a riparlarne”.
Il Piano delle Acque, citato nella campagna visibile su YouTube (http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=LZZZep45ucM)
non è mai stato realizzato; i cittadini hanno continuato a scaricare negli alvei dei torrenti rifiuti di ogni tipo, anche ingombranti; i costruttori sono riusciti ad ottenere licenze per costruire accanto ai fiumi, in aree del tutto inadeguate. Tutti sono responsabili: istituzioni, cittadini, imprese. Ora un serio esame di coscienza dovrebbe guidare un’azione responsabile di messa in sicurezza del territorio e di rispetto delle regole da parte di tutti. E’ un costo, ma è una priorità per ricostruire, in senso fisico ed etico, il nostro Paese.