"Pirelli Corso Venezia": a Milano il Flagship Store targato P lunga

Location di prestigio nel cuore del centro di Milano al numero 1 di corso Venezia, tra piazza San Babila e il quadrilatero della moda, per il primo flagship store inaugurato da Pirelli alla vigilia della fashion week milanese, nello scorso settembre. Se Pirelli è leader e sinonimo di pneumatici, PZero è il suo brand legato alla moda, ma non solo. Nato nel 2002, il marchio affonda le sue radici in un passato più lontano e in una tradizione più antica che risale al 1877 e che ora trovano dimora nello store “Pirelli Corso Venezia”. “Il legame tra Pirelli e la moda ha radici nel passato. Oltre un secolo fa fecero la loro comparsa i primi capi di abbigliamento in gomma firmati dalla nostra azienda, dando vita a un rapporto tra industria e moda che non abbiamo mai abbandonato, ma che, anzi, abbiamo rilanciato nel 2002 con l’avvio del progetto PZero. Un progetto a sostegno del nostro core business, che punta al segmento premium e prestige dove la moda esercita un appeal particolare, e che condivide con i nostri pneumatici il costante impegno nella ricerca, nell’innovazione e nella tecnologia. Un progetto di industrial design, quindi, che oggi vive un momento importante, quello di dare una casa alla nostra “anima di gomma”, uno spazio fisico capace di rendere tangibili la creatività, la voglia di sperimentare, la capacità di innovare che caratterizzano tutti i prodotti Pirelli”. Marco Trochetti Provera, presidente di Pirelli, ha così commentato in occasione dell’inaugurazione del primo flagship store, aggiungendo: “E’ dai nostri laboratori, che ogni giorno contribuiscono all’innovazione dei pneumatici, che proviene anche la ricerca utilizzata da PZero sui materiali e sulle tecnologie impiegati per realizzare i nostri prodotti. Prodotti che nascono da una tradizione che ha permesso a Pirelli di lasciare una traccia originale e innovativa nella definizione e nell’interpretazione della contemporaneità: nella moda, come nell’industrial design, nella comunicazione come nella produzione industriale. Entrare nella vita delle persone attraverso la creazione di oggetti di uso quotidiano significa avere l’opportunità di comprenderne i gusti e di cogliere in anticipo le nuove tendenze. E’ quello che anche un’industria deve fare ogni giorno. Anche per questo, in Pirelli, moda e industria hanno sempre camminato insieme. Il nuovo spazio Pirelli vuole sottolineare questo legame e rinnovarlo. Non a caso sono evidenti richiami al nostro mondo industriale: auto, moto e le tecnologie più avanzate, come il robot Mirs”.La filosofia MIRS “Modular Integrated Robotized System” pervade lo store: un processo con cui si integrano le mescole dei battistrada, bilanciandoli alla perfezione per garantire la massima velocità. Sono state così introdotte e sperimentate tecnologie nuove per la prima volta nel retail.Creatività, innovazione e tecnologia sono gli elementi che connotano lo spazio di 1.500 metri quadri, disposti su due livelli, progettati dall’architetto Renato Montagner, direttore creativo delle collezioni, che ha scelto materiali e soluzioni con attenzione alla sostenibilità, per ridurre l’impatto ambientale e i consumi energetici.L’ingresso e le vetrine si affacciano su corso Venezia, da cui lo sguardo può superare le vetrate e penetrare all’interno, così come la strada, con ogni suo movimento, entra fisicamente nel punto vendita. Un gioco in cui l’esterno si congiunge all’interno, e viceversa, per il primo street in the shop, un concept store destinato a rappresentare un nuovo modello di shop – design. Sopra l’ingresso, una pensilina di battistrada chiodato con LED a basso consumo, costituisce il “rubber carpet”, la prima delle innovazioni tecnologiche che porta al’interno, nello spazio del primo livello ribattezzato “l’officina”, caratterizzata da tracce di binari, impronte di vecchi macchinari sui pavimenti di legno. Cemento, piastrelle e acciaio disegnano una dimensione industriale. Da una parte si trovano i casellari metallici dove trovano la propria collocazione le calzature, dall’altra le collezioni.L’abbigliamento made in Pirelli si caratterizza per un uso tessile della gomma in cui la tecnologia si fonde con l’immagine, connubio che fin dagli esordi ha valso alla produzione Pirelli PZero la nuova definizione di “industrial design”. In esposizione le linee uomo, donna e kids, all’insegna in primis della gomma: dalle decolleté agli stivali con tacco, scarpe, borse, accessori. L’antico giubbotto oggi si declina in “Gentleman Driver”, in carbonio per l’uomo che vuole unire eleganza e movimento, e in “Lady Driver”, ossia l’equivalente femminile. Spicca il giubbotto coprodotto con Dainese, decorato con il logo che si trova anche sul battistrada del pneumatico Pirelli Diablo Rosso II. Evoluzione anche per le sneakers, che hanno fatto strada fino ad arrivare al dedicato “P. Spoke”, il corner per le calzature “Be Spoke PZero”: realizzate su misura, personalizzabili, con suola in cuoio e costruite con tecnica revers, cucite al rovescio e poi rivoltate e messe in forma. Sedili di prova sono quelli di auto vintage, fissati a una parete da officina.Lo spazio “gum design” è caratterizzato da una parete anecoica, la stessa utilizzata negli stabilimenti Pirelli per l’insonorizzazione durante le prove dei battistrada, ed è l’area dedicata alla sperimentazione di progetti di co – branding a cominciare dal cappello Borsalino pneumatico, versione uomo e versione donna, e dal set di bagagli Valextra cinturato Pirelli, porta Laptop, linea di accessori di piccola pelletteria, tutto in “Tecno Leather” e in Limited Edition. Ospite anche il progetto “Holy Trinity” dell’artista del tatoo Scott Campbell che ha realizzato il primo copertone Diablo Rosso II tatuato, con lo stesso logo del giubbotto coprodotto con Dainese: l’occhio, il cuore e il teschio simboli distintivi dell’arte di Campbell e di un approccio alla vita fatto di passione e grinta.Scala mobile, le cui componenti meccaniche sono esaltate, e scale in marmo, che ricevono immagini sensoriali, come pioggia, neve, sabbia o mare, portano al secondo livello, mentre ogni area è caratterizzata da un Sound Identity, suoni e rumori in linea con il prodotto esposto, sottolineandone l’identità in modo subliminale. Creatività anche per i camerini: alcuni rivestiti con la tela impermeabile dei materassini da mare prodotti da Pirelli negli anni ’60 e altri ricavati da casse per l’imballaggio.Al secondo livello troviamo l’area kid, connotata da una parete a specchio con fumetti anni ’50 e da cubi mobili di costruzioni giocattolo su cui sono esposti i capi. Campeggia qui il grande gatto Meo – Romeo, il pupazzo di gommapiuma Pirelli ideato da Bruno Munari nel 1949.Tecnologico e avveniristico il primo magazzino a vista, Robostock, con un robot che solleva le scarpe da provare e le deposita su un nastro trasportatore che le porta direttamente al cliente.Pavimento in teak per l’imperdibile zona nautica che si presenta come il ponte di una barca. Sulla parete è incastonata la sezione di un gommone e qui si può trovare tutto per la vita in mare. Un’area, detta del “movimento” in cui cavi e carrucole richiamano le barche a vela e l’hospitality mobile dei Gran Premi, espone il maxi schermo con video di F1 e la griglia di biciclette.Innovativa e tecnologica è anche l’area Social Shopping, in cui le immagini dei mitici calendari Pirelli, le gare di F1, i back stage dei garage e immancabili, per la casa che organizza ogni primavera a Santa Margherita Ligure il “Trofeo Pirelli”, le regate verranno proiettati sul video wall del PZero Lounge, dando modo agli appassionati delle varie discipline di ritrovarsi per gruppi di interesse come nei social network, ma in questo caso con la nuova logica aggregativa del Social Shopping.A disposizione dei clienti anche il modernissimo Na-IF (NAtural InterFace), il social table interattivo, dal pianale multitouch e multiuser con cui più persone nello stesso tempo possono avventurarsi alla scoperta del mondo Pirelli, solo sfiorando il touch screen.Lo spazio interno richiama la storia di Pirelli, come una sorta di “motore della memoria” in un ciclo simile a quello delle ruote, attraverso continui riferimenti al movimento con l’esposizione di biciclette, skateboard, sci, moto, come la Ducati Diavel, macchine da corsa, come la Maserati 250 F, auto d’epoca, il gommone, tutti esposti. Se infatti al “Pirelli Corso Venezia” il fashion è di casa, gli special project sono esposti tra pezzi iconici su due e quattro ruote, video wall della Formula 1, nautica, design, co – branding. Appesi come quadri i famosi calendari Pirelli e foto d’epoca, disseminate nel flagship store le memorie storiche, come l’advertising d’autore, le collaborazioni con artisti, cimeli d’epoca che rendono questo nuovo spazio non solo un luogo di moda, marketing, design, e tecnologia, ma anche di arte e di storia: una mostra aperta, una esposizione del mondo Pirelli.Una visita allo store è come una passeggiata, in un’atmosfera sospesa tra passato, presente e futuro.

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