Il Recovery Fund è un maxi piano approvato a luglio 2020 dal Consiglio Europeo
Il Consiglio Europeo lo ha approvato per sostenere i 27 paesi membri colpiti dalla pandemia. I leader dell’UE hanno finalmente raggiunto un accordo su un piano di 750 miliardi di euro per ricostruire le economie dell’area, colpite dalla pandemia, dopo quattro giorni di colloqui al vertice che hanno messo alla prova i limiti della capacità del blocco di superare le divisioni politiche interne. Il Recovery Fund fa parte del Next Generation EU. Quest’ultimo è il compromesso finale, una versione ridotta di quello che Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, aveva originariamente richiesto ai leader dei vari stati membri a maggio.
Le sovvenzioni per la ripresa sono state ridotte a 390 miliardi di euro
Questi 390 miliardi di euro sono finanziati da obbligazioni rimborsabili fino al 2058. Molto meno dei 500 miliardi di euro raccomandati dalla Commissione e spinti, soprattutto, da Germania e Francia. Tuttavia, si tratta comunque di un accordo storico, contro ogni aspettativa, che darà a Bruxelles il potere senza precedenti di prendere in prestito centinaia di miliardi di euro sui mercati e di distribuirli come sostegno di bilancio agli Stati membri. Gli Stati membri dovranno preparare piani nazionali di ripresa. Questi piani si dovranno impegnare a riformare le loro economie per sbloccare la quota di questi finanziamenti. I finanziamenti saranno distribuiti dal 2021 al 2023.
Modifica alla bozza dei Piani di Bruxelles
Le regole che determinano la ripartizione del denaro tra i paesi europei e i meccanismi di controllo per garantire che le capitali attuino le riforme promesse sono stati tra i temi più controversi del vertice, insieme alle dimensioni del fondo di recupero stesso. Su insistenza di molti governi, i leader hanno modificato la bozza dei piani di Bruxelles per collegare chiaramente gli stanziamenti dei paesi per la ripresa al danno economico causato dalla pandemia, piuttosto che basarsi sui dati precrisi sulla crescita e la disoccupazione. Dopo una lunga battaglia tra Paesi Bassi e Italia, hanno anche istituito un meccanismo di governance. Questo meccanismo permetterà a ogni singolo Stato membro di sollevare obiezioni se ritiene che un capitale non rispetti le sue promesse di riforma in cambio del denaro che riceve dalla commissione.
L’erogazione degli aiuti per il nostro paese potrebbe arrivare all’inizio dell’estate
Si è ritenuto opportuno tramite Sentieri Digitali puntualizzare i processi e i tempi che riguardano il Recovery Fund. Importante sottolineare quali sono state le misure adottate dal governo Conte al fine di evitare una ricaduta del paese nelle mani del Covid-19. Sia a Natale che a Capodanno, il coprifuoco sarà sempre alle 22. In tutta Italia, i bar e i ristoranti saranno chiusi alle 18. E’ infatti previsto che prima di Capodanno tutte le regioni rientrino nella “fascia gialla”, lasciando in piedi un sistema “a tre colori”. Le restrizioni del nuovo DPCM previsto per la prima decina di dicembre dipendono, però, sostanzialmente da noi. Molto importante quanto saremo in grado di tenere sotto controllo i contagi nel periodo degli acquisti natalizi.