Un invito ai parlamentari: acquistate 10mila euro di Bot

Ieri “Il Riformista” ha ripreso, a firma di Cinzia Leone, la mia proposta di invitare tutti i parlamentari ad acquistare 10 mila euro in Bot ad un anno. Una cifra quasi simbolica, se rapportata ai loro stipendi, che dovrebbe essere il segno dell’impegno a non tradire la fiducia del loro elettorato.I dieci milioni di euro in Bot “collocati” ai parlamentari dovrebbero essere un esempio virtuoso da seguire per tutti: imprenditori, commercianti, singoli cittadini, tutti uniti nel rendersi conto che il Paese ora ha bisogno di uno sforzo unanime e solo la coesione e la responsabilità collettiva possono riportare la fiducia sui mercati.La mia proposta, come è stata pubblicata dall’agenzia AdnKronos è la seguente: "Tutti i deputati e i senatori dovrebbero acquistare 10 mila euro di Bot da restituire in un anno per dare garanzia al governo che non tradiranno. E’ una dimostrazione concreta di fiducia verso il Paese ed un modo elegante per rispondere alla necessità di coesione e di responsabilità collettiva". Sarebbe una risposta ai mercati finanziari, che “scommettono” sul nostro default, forti del fatto che attualmente quasi la metà del debito pubblico nazionale è detenuto all’estero (il 44%: la quota in mani italiane è ora del 56%, era il 90% nel 1995), diversamente da altri paesi quali il Giappone, che ha un debito altissimo (pari al doppio del Pil), ma i suoi stessi cittadini ne detengono il 95%.Per i politici sarebbe anche una risposta alle accuse di essere “casta”, un mondo a parte che non vive sulla propria pelle le difficoltà dei cittadini “comuni”. Investire nel debito pubblico sarebbe un modo per mostrare il proprio coinvolgimento personale nella soluzione dei problemi del Paese.