Cambiamento con i fatti:
Per partecipare ad un programma così importante, la Si – I.E.S con l’università telematica ha indetto un master per creare figure qualificate per affrontare il tema del Recovery Plan (PNRR).
I docenti sono tutti qualificati. L’esperienza del recente passato e precisamente il piano 14¸20 si è concluso acquisendo anche capacità operative e di controllo.
La P.A. ha necessità di avere un supporto tecnico nel monitoraggio dell’uso dei fondi. Lavoro che, tra l’altro, è quello di verificare i prestiti della P.A. che garantiscano fondi pubblici ed effettuare, al tempo stesso, dei controlli random sulle operazioni di rendicontazione delle spese, passaggio fondamentale per accedere ai fondi medesimi e che vede l’Italia perennemente in ritardo.
Il PNRR deve tenere presente lo scenario partendo dalla Pubblica Amministrazione, che ha un ruolo importante nel campo dell’innovazione tecnologica e digitale.
Non a caso sono previsti impegni pari al 30% del totale e destinati alla digitalizzazione dei suoi processi. Poi vi sono i controlli, ma servono istruzioni chiare per funzionari che si occupano di appalti pubblici.
Il decreto semplificazione (d.lgs 31 maggio 2021 n.77), prevede in particolare nell’art. 48 norme riguardanti azioni di semplificazione in materia di affidamento dei contratti pubblici, resa esecutiva con riferimento alle procedure afferenti agli investimenti pubblici finanziati, in tutto o in parte, con le risorse previste dal PNRR.
Nel passaggio dallo scenario alla regia è necessario un contenuto normativo fermo ma, in particolare, le centrali di Committenza, per costruire un insieme di iniziative di acquisto in grado di recepire in maniera sinergica gli obiettivi principali e i principi guida indicati dal PNRR come abilitanti all’innovazione. Infine, serve una buona cabina di regia anche per creare camere duplicazione di comportamento.