IL POSTINO ROBOT

In questo periodo si sta celebrando Leonardo Da Vinci che è nato nel 1452. Ha fatto i primi passi nell’arte nel 1469. Nel 1482 è andato a Milano per ordine di Lorenzo Il Magnifico e nello stesso tempo inizia viaggi in Lombardia a Como, Ivrea e nelle valli lombarde nel 1492. Nel 1495 la “sala delle Asse” e “Cenacolo in Santa Maria delle Grazie” mostra di essere esperto di cose militari. Nel 1516 il trasferimento in Francia e nel 1519 la morte di Leonardo.

Ciò premesso perché è un uomo di grande invenzione e di grande creatività, parlare del postino robot forse è un po’ limitativo. L’intelligenza artificiale in questo periodo va molto di moda e quindi la creazione del postino robot rientra in questo ambito. E’ un periodo che si parla molto del motore elettrico per bici, la creazione di una piattaforma per la guida autonoma, sensori e algoritmi per mappare le città. “Share” è invece un sistema di condivisione auto che funziona con un robot dotati di microdita in grado di avviare accensione e spegnimento nelle auto. Il vero gioiello nella robotica dal punto di vista tecnologico è il postino robot che le poste giapponesi stanno verificando e testando in particolare nelle zone colpite dal terremoto.

Il robot “ponyexpress” automatico cammina in strada e si orienta nel traffico grazie a sensori, radar e videocamere che aggiornano costantemente la sua posizione, rilevando niente meno in tempo reale eventuali ostacoli. Il giovane robot postino una volta giunto a destinazione, provvede alla consegna di cibo o altri tipi di pacchi tramite il riconoscimento facciale dell’utente che avviene direttamente su app. In Italia la comparsa di Yape su strada è avvenuta nel 2017 a Cremona.

Sembra che al momento i sistemi di “urban delivery green” possono circolare solo in ambienti chiusi, perciò sono la soluzione perfetta per il cosiddetto ultimo miglio. Dare un contributo aiutando a portare le buste, la spesa nei supermercati, le valigie negli aeroporti si parte con lo scalo di Fiumicino fino ad effettuare gli spostamenti logistici nelle fabbriche. Il robot autonomo ed ecologico ha 8 ore di autonomia, quando la giornata lavorativa di un dipendente non è certo in caso.

L’obiettivo finale è quello di dotare le società di food delivery di centrali di controllo dove impiegare operatori per seguire a distanza gli Yape e in caso di caduta o incidente, interviene. Volendo fare alcune considerazioni si pensa immediatamente da una parte all’aspetto umanitario e quindi il ruolo dell’uomo, dall’altro invece il mezzo tecnologico creato dall’uomo può e potrà essere d’ausilio come in questo caso in via di emergenza evitando rischi alle persone.

 

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