A pochi mesi dalla ricorrenza del suo 10° compleanno Twitter dice “stop” al limite dei 140 caratteri. Molto probabilmente questa decisione è stata presa per rilanciare la piattaforma, che non convince a pieno gli investitori di Wall Street.
Nei Tweet non si conteggeranno più con i caratteri: le foto, i video e il nome utente. Ciò permetterà di dare più spazio per i testi degli utenti.
I dati borsistici non sono molto positivi per la società dei cinguettii. Il primo trimestre 2016 è stato chiuso con il colore rosso: -80 milioni di dollari, sebbene i ricavi siano saliti del 36%. Non aumentano gli utenti attivi: sono circa 310 milioni, in crescita rispetto ai 305 milioni dell’ultimo trimestre 2015, ma lontani da quelli di Facebook, Instagram e delle chat come WhatsApp, cresciuti esponenzialmente.
La modifica dei caratteri arriva dopo l’annuncio della realizzazione di una nuova timeline, che permetterà agli utenti di non seguire le informazioni in ordine cronologico, ma in ordine di rilevanza.
La priorità per i vertici di Twitter rimane l’immediatezza, a cui però si vuole aggiungere il fattore “espressività”.
A gennaio scorso si diceva che il microblog avrebbe dato più spazio ai singoli cinguettii che sarebbero potuti arrivare addirittura fino a 10mila caratteri, mentre il limite dei 140 caratteri è stato già rimosso da Twitter per i messaggi privati lo scorso agosto. Fatti partire come semplice testo, i tweet si sono evoluti negli ultimi dieci anni per includere foto, video, Gif animate, sondaggi e citazioni, tutte aggiunte che hanno sottratto caratteri al conteggio dei fatidici 140.
Con i prossimi aggiornamenti gli utenti, inoltre, potranno retwittare e citare i propri tweet, dando nuova vita ai cinguettii fatti in passato e aggiungendo un nuovo commento. Infine, ogni tweet che inizia con la citazione di un altro utente sarà visibile a tutti i follower di un account.
