Oltre la metà delle ricerche su Google provengono da mobile

Considerando le tendenze degl’ultimi anni da un momento all’altro ci aspettavamo che lo strapotere del mobile prendesse il sopravvento nelle ricerche sui motori su scala globale. Se prima, la leadership del mobile a discapito del desktop, riguardava solamente alcune nazioni, ora riguarda tutto il mondo, è notizia ufficiale (Mashable ha attivato subito un grande passaparola) che più della metà delle ricerche su Google proviene dai dispositivi mobile.

L’annuncio è avvenuto la scorsa settimana al Recode‘s Code Mobile Conference, l’autore è Amit Singhal vice presidente di Google Search, che ha annunciato pubblicamente che le ricerche condotte su Google ogni mese superano i 100 miliardi e più della metà di queste ricerche provengono da mobile device.

Google specifica che come dispositivi mobile non considera schermi superiori a 6 pollici, quindi non solamente i tablet, ma anzi ci tiene a sottolineare che il conteggio considera principalmente gli smartphone.

L’approccio ai motori di ricerca si sta dunque trasformando, con Google Now e la funzione del riconoscimento vocale tocchiamo con mano solo i primi di una lunga serie di cambiamento già in atto, gli ambienti e le nuove funzionalità dei dispositivi indicano le nuove frontiere del settore, dal tradizionale box del motore di ricerca ci stiamo avviando sempre più verso un dialogo nuovo e vocale con il proprio dispositivo per ottenere le informazioni di cui si ha bisogno.

Amit Singhal stesso, ha evidenziato il cambiamento e come la definizione di ricerca di un tempo stia evolvendo, l’approccio ai motori di ricerca ci permette di comprendere molto su come le persone interagiscono con l’informatica, oggi la parola d’ordine è mobile:

“Quando pensiamo alla ricerca fondamentalmente dobbiamo pensare a come gli utenti interagiscono con le tecnologie informatiche. L’informatica verrà fruita sempre più su dispositivi che vanno dai 4 ai 6 pollici, sopravvivrà nei desktop e probabilmente verrà fruita su dispositivi circolari da 1 pollice (smartwatch)”.

Su Google +, proprio questa settimana, John Mueller ha condiviso la notizia relativa alla mobile search, con un avvertimento a coloro che non sono ancora mobile-friendly:

“Più della metà delle ricerche in Google provengono da mobile. Se non avete ancora provveduto a modificare il vostro sito o quello dei vostri clienti seguendo modalità mobile-friendly, state ignorando una grossa fetta dei vostri potenziali utenti.”

Fra le importanti informazioni emergenti dalla Recode‘s Code Mobile Conference vi è che Google ha indicizzato oltre 100 miliardi di collegamenti all’interno di applicazioni. Ciò illustra ulteriormente come la ricerca si stia evolvendo andando oltre la concezione tradizionale dei motori di ricerca atti a trovare pagine web e supporto nella fruizione dei contenuti e che ambisce a nuove direzioni che sempre più hanno a che fare con l’istantaneità e l’interattività dei nostri dispositivi mobile.

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