La fusione Fs-Anas fra sinergie industriali e rilancio degli investimenti

Quello della fusione Fs-Anas è certamente un grande progetto per il Paese, un polo industriale che porterà sinergie per 400 milioni, un fatturato di 10 miliardi e un piano di investimenti da 80 miliardi, un polo che si presenta tra i più forti al mondo. Ciò rafforzerà i successi già avuti in Grecia, Gran Bretagna e Iran.

L’obiettivo è una vera industrializzazione del settore trasporti e infrastrutture con un forte rilancio degli investimenti. Rfi in due anni ha concretizzato un aumento del 30% che ha portato gli investimenti a 4 miliardi, l’imperativo è quello di continuare su questa tendenza. Oggi, come afferma il Ministro Graziano Delrio, le nostre ferrovie sono fra le più forti al mondo sulla dimensione industriale.

Vi è il nodo degli investimenti ancora bassi sul fronte Anas che non è ai livelli di Fs, questa operazione nasce anche dalla volontà di far nascere sinergie industriali che incrementino la velocità di realizzazione degli investimenti. Nei prossimi giorni vi sarà la firma del contratto di programma che andrà al Cipe, saranno resi disponibili 15 miliardi dei 20 del piano quinquennale.

Lo strumento del corrispettivo, all’interno del contratto di programma Anas, ha alimentato il dibattito fra Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) e Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze), la previsione del corrispettivo cambia la natura delle risorse che Anas incasserà in cambio dei servizi che offrirà. Si avvia un percorso che in due anni potrebbe portare Anas a uscire dal perimetro statale. Ci sarebbe un deconsolidamento del debito Anas di 500 milioni dal perimetro pubblico.

Delrio afferma: “La priorità è rilanciare gli investimenti e creare un gruppo concorrenziale nella competizione internazionale. Non esiste un’esigenza urgente di privatizzazione: dobbiamo approfondire le valutazioni costi-benefici e considerare la redditività che arriva al gruppo per esempio dai contratti di servizio per il trasporto locale e regionale firmate nelle settimane scorse con le Regioni”.

Certamente a questa fusione rappresenta il coinvolgimento di più attori in una grande sfida fatta di risanamento economico-finanziario e gestionale, di rilancio degli investimenti e di innovazione tecnologica. Anas tra i due attori sembra palesare maggiori problematiche, ma anche Fs ha le sue criticità, perciò l’impegno ed il supporto sarà necessario da entrambe le parti, in maniera reciproca, per una crescita ed uno sviluppo che sia bidirezionale facendo leva sulle sinergie più virtuose. 

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