Renzo Rosso, il geniale fondatore di Diesel, brand leader dell’abbigliamento giovane, ha una notevole capacità di comunicare con i giovani e di entrare in contatto con i loro ideali, desideri e stili di vita. Lo conferma il claim “Be Stupid”, asse portante della campagna promozionale 2010, si declina in diverse azioni, volte a stimolare il suo pubblico a dare spazio alla fantasia liberamente, senza le costrizioni dei comuni schemi mentali “omologati”. Un inno alla libertà assoluta, che valorizza ogni persona come essere unico, e che (forse) contribuisce alla sua crescita personale, invitandolo ad esprimersi e ad essere creativo. E’ l’evoluzione attuale della cultura della beat generation, che “riscriveva le regole” adottando i jeans, la musica pop, il pacifismo e il concetto di “fantasia al potere” e rifiutando i valori “formali” degli Anni Cinquanta.
Oggi il conformismo e l’omologazione hanno compresso le potenzialità dell’individuo nell’ambito di una serie di “regole” che provengono dai media e dal mondo dello star system: il successo si identifica con denaro e potere, non con la soddisfazione personale, la perfezione del corpo va raggiunta anche a costo di interventi di chirurgia plastica, lo stile di vita deve seguire determinati canoni.
Molti giovani vivono ciò con disagio, e quindi si sentono rappresentati da alcune frasi della campagna, che spiegano chiaramente una nuova filosofia di vita:
“Gli intelligenti possono avere cervello
ma gli stupidi hanno il coraggio"
“Gli intelligenti hanno dei piani,
ma gli stupidi hanno delle storie"