Superbowl, piattaforme streaming e TV tradizionale: gli spot di Netflix, HBO e Hulu sulla NBC

Proprio così, uno dei casi speciali fra i commercial del Super Bowl 2018 disputatosi ieri, riguarda le insersioni dei canali delle nuove TV on demand all’interno di una TV tradizionale, la NBC. Curioso: la TV tradizionale che vende gli spazi pubblicitari ai competitor dello streaming, mica si starà “tirando la zappa sui piedi” da sola?

Netflix ha versato la bellezza di 5 milioni di dollari per trasmettere uno spot durante l’evento sportivo dell’anno nella NBC. L’utenza prevista: 100 milioni di persone; nello spot: il sequel di Cloverfield; l’invito: andate a vedere il nuovo capitolo in streaming dopo la partita. Un po’ come prendersi il telespettatore della tv commerciale e dirgli: “vieni a vederti il nostro streaming tv on demand”.

Hulu allo stesso modo ha pubblicizzato all’interno del SuperBowl la serie “Castle Rock” firmata Stephen King e J.J. Abrams. Amazon ha fatto la stessa cosa per la nuova serie “Jack Ryan”, e la HBO, anch’essa, ha spinto un suo prodotto con il trailer della seconda stagione di “Westworld”.

Sommando i vari sforzi promozionali, emerge che all’interno dell’evento sportivo per eccellenza, questi “provider” streaming hanno speso 20 milioni di dollari in pubblicità per incoraggiare la gente ad andare a vedere le proprie trasmissioni rigorosamente senza interruzioni pubblicitarie. Una contraddizione usare la pubblicità all’interno di una trasmissione sportiva per pubblicizzare dei contenuti che, dalla loro, sono senza interruzioni pubblicitarie. Una contraddizione, ma anche uno ”smacco” per la NBC.

Mentre incassava i colpi, la “Rete Nazionale” nei suoi spot faceva vedere cosa avrebbe voluto che le persone facessero dal canto suo: tipo restare sintonizzati per una puntata dell’emozionante "This is Us", o ricordarsi delle Olimpiadi invernali in partenza dal prossimo fine settimana. Oppure ricordare l’appuntamento con la nuovissima trasmissione in uscita “Rise”.

Quali sono le contromisure che può adottare la NBC? Forse fare a meno d’ora in poi dei soldi di Netflix, Amazon o HBO. Nel caso dell’inserzione di Hulu, un po’ la NBC se la gioca in casa, viste le partecipazioni  in famiglia della casa madre. Ma comunque si avranno sempre degli utenti che vengono sottratti dagli spettatori del canale tradizionale, per andare in una piattaforma streaming.

In tutto questo, oltre alle probabili debolezze e minacce, la NBC ci mostra comunque ancora la sua potenza con un evento televisivo commerciale dal vivo come il Super Bowl, che rimane un luogo unico e inarrivabile come volume di ascolti, uno spazio ideale e senza rivali per parlare all’intero paese di un nuovo spettacolo o una nuova serie, questa è la sua forza. Nessun’altro può vendere uno spazio simile.

Va detto però, come afferma Mike Shields di Business Insider, che questo sicuramente non può durare per sempre, le stesse quotazioni della NFL sono in calo, il Super Bowl sta costantemente perdendo visibilità, e considerando simili trend e cambiamenti repentini in ambito media, è legittimo considerare una decisione come quella della NBC, di spendere 7,75 miliardi di dollari per bloccare preventivamente le Olimpiadi nel 2032, come una scelta affrettata.

Sorge quindi una domanda, come quella che Shields riporta sull’Insider: con queste scelte la NBC sta accelerando il suo declino, o semplicemente sta spremendo il massimo che rimane (finché ce n’è) di una situazione di declino? Purtroppo una risposta buona ancora non c’è. Staremo a vedere.

Fonte: Business Insider

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