Post COVID
Quale contributo può dare il coaching per superare gli effetti di tale trauma?
Estratto dalla presentazione della Ing. Luisa Visca per il DIHV – 28 settembre 2022
Liberamente ci si può avvalere di una guida, si può scegliere un compagno di percorso: il quantum coach. Il quantum coach conosce ed applica le leggi universali della Vita ( La legge di attrazione, Tutto è Uno) in primis su sè stesso e pur avendo la patente di guida e conoscendo le «tecniche» di guida sa che esiste una sola regola valida per tutti: LA REGOLA è CHE NON CI SONO REGOLE perché ognuno è un unicum con una propria storia, con un proprio scopo. Il quantum coach metaforicamente è come il sale, come quel pizzico di sale che esalta il gusto di un cibo senza sostituirsi ad esso, non impone il suo gusto, ma ha il ruolo di esaltare il sapore che è insito nel cibo. E’ una presenza misurata e discreta che se entra in una ferita la fa bruciare portando fuori la sofferenza. La misura della quantità di sale è fondamentale perché il nostro sistema integra meglio se i cambiamenti avvengono delicatamente a piccoli passi (il troppo sale disgusta); la terapia d’urto può essere applicata solo in caso di oggettiva emergenza e comunque sempre A SEGUITO DI UNA RICHIESTA D’AIUTO (Chiedete e vi sarà dato- Luca 11). OGNUNO HA I PROPRI TEMPI, precorrerli può portare all’auto abotaggio perché richiederebbe troppa fatica o troppo coraggio, il rischio è che subentra la paura che blocca o peggio fa tornare indietro.
In pratica il quantum coach allena il viaggiatore a consapevolizzare il senso dell’esperienza: attraiamo situazioni e persone che hanno la stessa frequenza vibratoria e siccome LO SCOPO DELLA VITA È EVOLVERE attiriamo ciò di cui abbiamo bisogno per evolvere (legge dell’evoluzione).
Quando attraiamo ciò che ci fa soffrire stiamo risuonando con persone e situazioni che fanno emergere aspetti di noi che non vorremmo conoscere, in quanto ci causano malessere, irritazione, disagio e frustrazione. In pratica, siccome il nostro scopo è evolvere, attiriamo le giuste disgrazie per comprendere le lezioni della vita, affinché finalmente impariamo ad AMARE NOI STESSI PER COME REALMENTE SIAMO E GLI ALTRI (Ama il prossimo tuo come te stesso. Gv 13,34)) e non per come inconsapevolmente ed in buona fede crediamo di essere attraverso i nostri filtri.
Solo dopo aver acquisito consapevolezza possiamo riprogrammare il nostro inconscio ed essere liberi di essere ciò che siamo.