Che Tempo Che Fa

Fabio Fazio, grazie alla tv di Stato molti lo conoscono, è noto per una rubrica televisiva nata su Rai3 e poi passata sulla rete 1. Alcuni quotidiani hanno dedicato dei titoli alla bufera scoppiata su di lui.
 
Ha avuto come ospite quasi sempre la signora Litizzetto, che indubbiamente mostra di saper criticare con ironia molti uomini notissimi del mondo politico con battute colorite che fanno sorridere anche giovani e bambini, adulti e anziani in quanto nel recente passato era difficile sentire un conduttore o co-conduttrice usare parole particolarmente colorite.
 
Fabio Fazio ha gestito questa rubrica per 16 stagioni, dal 2003 dunque ed il costo per ogni puntata è di circa 45mila euro ed ha guadagnato col contratto con la Rai della durata di 4 anni un compenso di 2,2 milioni di euro che corrispondono a tantissimi soldi rispetto agli stipendi di giovani laureati preparati che entrano nel mondo del lavoro come stagisti e per i quali le varie regioni prevedono in via eccezionale e non più 500 euro al mese. Sembra che il contratto corrisponda ad una società denominata ”Officina” che dà l’idea di un garage adibito alla riparazione delle macchine o di un lavaggio automatico per auto. Invece si tratta dell’azienda che produce il programma. L’Officina da l’idea dell’operaio che guadagna circa 700/800 euro al mese e non comprende che non è l’officina che tutti noi conosciamo, è da definire un’officina speciale che molti vorrebbero avere, partecipare agli utili in quanto investimento sicuro, a rischio zero, con pochi investimenti da fare. Molti vorrebbero imitare il conduttore Rai senza capire che il tempo varia e il più delle volte diventa non che tempo che fa ma bensì un tempo avariato.
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Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

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