Francesca Immacolata è nata nel 1981 a San Sosti un piccolo paese di 3000 anime in Calabria nella provincia di Cosenza.
Rientra nella categoria di persone “con la voglia di arrivare presto”, il come ed il perché non ha importanza. Vale l’improvvisazione, un po’ di spregiudicatezza e via. Qualche anno fa molti giornali e giornalisti coraggiosi in cerca di visibilità (si fa per dire) a tal proposito ne avrebbero scritto e detto rispettando la seguente prassi: in primis l’avrebbero introdotta come “una povera ragazza venuta dal mezzogiorno, da un piccolo paesino sconosciuto (non ci sono riferimenti storici, etc.) emigrata a Roma … “; poi subito dopo sarebbe proseguita l’enunciazione raccontandola come classico esemplare di personaggio noto e spregiudicato…; dunque quando il caso veniva assolto, sarebbe stata giustificata e, perché no, fatta passare come una vittima.
Vediamo di non uscire fuori tema: Marino ha fatto il Sindaco di Roma, si è sottoposto per volere del PD alle primarie e ha vinto. E’ stato candidato a Sindaco ed ha vinto. A distanza di poco tempo hanno scoperto che non doveva essere più Sindaco ed il resto è noto. Quale sono state le reazioni prevalenti “La colpa non è di Marino ma chi lo ha messo come candidato, e perché no, anche di chi lo ha eletto”.
La Francesca Chaouqui ha fatto, purtroppo, quello che ormai fanno in molti! la responsabilità di chi è? Di colui che l’ha presa per un posto così delicato. L’accaduto per alcuni è un caso che deve fare riflettere non solo la Chiesa, ma anche il mondo al di fuori, quello del lavoro, della politica, mettendo al centro l’etica e la competenza, specialmente adesso che ufficialmente abbiamo presenze “antinquinamento” nelle amministrazioni, come ad esempio l’assessore alla legalità, l’assessore per l’anticorruzione, il commissario per…
Mi pare che la Chaouqui, o meglio la giovane Francesca Immacolata, in questo contesto forse finisca per perdersi nel mucchio. La Chiesa dovrebbe riscoprire il ruolo che eravamo abituati a riconoscerle. Dovrebbe mettere subito fuori quei preti non preti, compresi i preti tanto impegnati che hanno creato dei patrimoni, mentre Papa Francesco parla di “Giubileo della Misericordia” e non di affari; preti politici molto impegnati ad andare in televisione nei dibattiti per portare testimonianze, ma incapaci di stare nel proprio luogo di culto; preti che fanno presa in certi ambienti “solo” per le loro esternazioni e per i comportamenti “antisistema” e “antichiesa”. Mettiamo un punto e cerchiamo una vita migliore ed anche e soprattutto serena.