Caricare o non caricare: questo è il dilemma!
Sapete quale è il minimo comun denominatore tra dispositivi elettronici portatili e le auto elettriche? La ricarica.
La scorsa settimana SI-IES ha pubblicato su Sentieri Digitali un articolo sulla proposta della Commissione UE relativa al caricatore universale per i dispositivi elettronici portatili secondo lo standard Usb-C.
Oggi parliamo di auto elettriche, riportando dati, statistiche e report sulla situazione dell’Italia rispetto al resto d’Europa, e quindi il riferimento al NGEU e al PNRR.
Vendite
Secondo MOTUS-E, associazione promotrice di mobilità elettrica:
- auto elettriche (ibride escluse): 47.052
- immatricolazioni rispetto 09/2020: + 106,84% (record)
I fattori che hanno favorito l’incremento delle vendite sono:
- Bonus
- Incentivi statali
- Esenzione tasse
In breve, le BEV circolanti (battery electric vehicle) ammontano oggi a 101.000 unità.
Modelli più venduti (nr.)
- Fiat 500E: 7.838
- Smart Frotwo: 4.559
- Tesla Model 3: 4.430
- Renault Twingo: 4.113
- Renault Zoe: 3.021
Punti di ricarica & Infrastrutture
La situazione al 06/2021:
- Punti di ricarica installati: 23.275
- Infrastrutture: 11.834
- Fattori sfavorevoli: rallentamento dei tassi di crescita, dovuto principalmente al periodo estivo.
La situazione al 09/2021
- Punti di ricarica installati: 24.794 (+ 1.522)
- Stazioni (o colonnine): 12.623
- Infrastrutture: +1.303
- Location accessibili al pubblico: 10.019 (+ 566), di cui
– 80% su suolo pubblico (e.g. strada)
– 20% su suolo privato a uso pubblico (e.g. supermercati o centri commerciali)
Secondo la prima rilevazione di MOTUS-E, risalente al 09/2019, la situazione era la seguente:
- Punti di ricarica: 10.647 in 5.246 infrastrutture: +133%
- Crescita media annua: +53%
Punti di ricarica
Tipologia di corrente
- corrente alternata (AC): 95%
- corrente continua (DC): 5%
Potenza di ricarica
- lenta (con potenza installata =< 7 kW: 19%
- accelerata o veloce in AC (7 kW – 43 kW): 76%
- fast DC (fino a 50 kW): 3%
- ad alta potenza:
– (=< 150kW): 1%
– (> 150kW): 1%
Diffusione geografica
- Nord: 57%
- Centro: 23%
- Sud e Isole: 20%
- Capoluoghi: 34%
Regioni e tasso di crescita relativa (rispetto a 06/2021)
- Lombardia: 18% (4.380) [+16%]
- Piemonte e Lazio: 10% [10%]
- Emilia-Romagna e Veneto: 9% [Veneto +15%]
- Toscana: 8%
- Il totale fa sì che 65% in Italia
La situazione in Europa
Si considerano i punti ricarica ogni 100km e la quota di mercato delle auto elettriche
- Olanda: 47,5 — 25,0%
- Lussemburgo: 34,5 — 11,4%
- Germania: 19,4 — 13,5%
- Portogallo: 14,9 — 13,5%
- Austria: 6,1 — 9,5%
- Belgio: 5,5 — 10,7%
- Italia: 5,1 — 4,3%
Enel X
Enel X è operatore leader in Italia nel settore delle infrastrutture di ricarica. Nel Piano nazionale, il suo obiettivo è aumentare il numero dei punti di ricarica pubblici. A tal fine, Enel X ha avviato una serie di partnership di collaborazione, specialmente con GDO, e ristorazione.
Nello specifico per i partner di collaborazione, si considerano come dati i punti di ricarica e parcheggi destinati ad ospitarli:
- Conad: 250 — 200
- Mc Donald’s: 200 — 100
- Leroy Merlyn: 20 — 10
- Comuni in Borghi autentici d’Italia: 120 — 42
NGEU & PNRR
Secondo il “Recharge and refuel”, uno dei sette programmi di punta della Commissione UE, obiettivo è ridurre le emissioni e l’inquinamento entro il 2030. Per raggiungere tale obiettivo, è necessario dare un forte impulso alla mobilità sostenibile prevedendo:
- 3 mln di punti di ricarica per auto elettriche
- 1.000 stazioni di rifornimento a idrogeno
Passando al PNRR, gli obiettivi dichiarati:
- Sostenibilità ambientale
- Coprire il fabbisogno energetico dei veicoli elettrici: è necessario fornire 3,4 mln infrastrutture di ricarica al 2030, di cui 32.000 pubblici, veloci e ultraveloci.
Secondo la linea progettuale della componente M2C2 – Energia Rinnovabile, Idrogeno, Rete e Mobilità Sostenibile è necessario:
- istallare 21.355 punti di ricarica pubblici veloci e ultraveloci
- sviluppare:
– 40 stazioni di rifornimento per veicoli su ruota a idrogeno
– 9 per il trasporto ferroviario
Aspi
Autostrade per l’Italia (Aspi) nel Piano Industriale 2020-2030 ha previsto di:
- realizzare la più grande rete italiana di ricarica per veicoli elettrici in ambito autostradale
- installare punti di ricarica veloce in 67 aree di servizio (ora a 100, dopo l’aumento da parte del MIT)
Nello specifico Aspi intende realizzare i seguenti obiettivi:
- Punti di ricarica: 4/6 per stazione
- Potenza colonnine: Ultra-veloce (+ 300 kW)
- Tempo di ricarica 100%: 15-20 min
Conclusioni
Da quanto riportato, emerge chiaramente che l’Italia non è, ad oggi, pronta per affrontare seriamente la questione e raggiungere i risultati previsti. C’è molta strada da fare…e su questa strada ci sono molti punti di ricarica da installare!
Varie e numerose sono infatti le debolezze e i problemi del sistema. Ad esempio le infrastrutture installate che sono inutilizzabili dagli utenti finali ammontano a 12%. Le cause sono sia una mancata finalizzazione del collegamento alla rete elettrica da parte del distributore di energia, sia lungaggini nel rilascio di autorizzazioni da parte dei distributori locali e delle amministrazioni.
Altro fattore negativo è la mancanza del ROI nell’investimento della e-mobility.
Il salto di qualità nell’impiegabilità delle automobili elettriche si avrà quando saranno presenti e funzionanti colonnine ad alta potenza installate nelle aree di servizio autostradali per percorsi a lunga distanza. Attualmente infatti i punti di ricarica veloce sono 2 su 6.977 km autostradale.
In conclusione, prima di uscire di casa, accertatevi che la batteria della vostra automobile elettrica sia ben carica.