La UE, Ursula von der Leyen e la memoria digitale

La memoria digitale è una forma di archiviazione dei contenuti e comprende anche la memoria privata attraverso la tecnologia informatica. Tuttavia, questo processo potrebbe non essere chiaro per la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. Un ruolo di responsabilità con il compito di comunicare in Europa ed essere supportata da persone capaci e responsabili. Non è propriamente nello stile di un presidente esprimersi non tenendo conto della sua carica. Sostiene che, vista l’emergenza, gli anziani debbano rimanere a casa fino alla fine dell’anno in corso.
 
Durante la settimana abbiamo continuato a vedere delle scene irripetibili. Il nostro commissario europeo per l’economia, Paolo Gentiloni, con un apposito comunicato echeggiava insieme al ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, che il Mes era uno strumento eccellente per l’Italia e che l’accordo poteva ritenersi soddisfacente. Ma, sempre per un problema di memoria digitale, dopo qualche giorno di elevate polemiche il Mes giaceva fermo sul tavolo anzi, è stato un motivo per dire che era lì in quanto è nato nel 2012, dunque non si tratta di una novità. Ma così ritorna il problema della memoria visto e considerato quanto la Grecia sia stata già dimenticata. Tutto ciò crea sgomento, specialmente tra le persone che hanno sempre lavorato e fatto il proprio dovere. Molte notizie si affollano in televisione e nei talk show che iniziano la mattina alle 7 e finiscono in tarda serata o addirittura replicano durante la notte, su alcuni canali, ciò che è stato detto il giorno. L’impressione resta unica però: gli scienziati che continuano a parlare del Covid-19 concludono dicendo che, trattandosi di un nuovo virus, nessuno ne sa molto.
 
L’Italia è sempre suddivisa in Italia del nord, centro e sud e quando si parla della “ripartenza” quasi nessuno pensa all’organizzazione esistente e alle sue abituali lentezze o alle grosse sofferenze nel riaprire la propria serranda. Con il Covid-19 molti cittadini italiani sono stati costretti a restare chiusi in casa, un sequestro di persona legittimo. Ebbene, dopo due mesi in molti hanno scoperto, con terminologia anglosassone, lo smart working. Tuttavia, non basta pensare che c’è il telelavoro, che in italiano è più comprensibile, poiché per la ripartenza mancano approvvigionamenti, mancano i soldi, tasse da pagare e avremo taluni che si sostituiranno ai chiromanti facendo appello alla percentuale di PMI italiane chiuse (40%) e qualcun altro che si tratta di un commento già ribadito perciò trattasi di una notizia non nuova. Questa è la vita che si conduce durante il Covid-19 e sarebbe opportuno credere sul piano della fantasia che per il “dopo Covid-19” la vita possa cambiare. Ma dimentichiamo ancora una volta il fallimento della memoria.
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Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

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