La Comunicazione Politica
Oggi la SI-IES e Sentieri digitali tratteranno della comunicazione politica. Concentrandosi sulla stampa estera, sono emersi diversi punti di vista su l’attuale crisi di governo. Vedremo insieme di fare alcune riflessioni.
Punti di vista
A partire dal giornale Le Figarò: “Conte rifiuta di assumersi la responsabilità della crisi derivante dal suo immobilismo e fa svolgere il lavoro sporco a Casalino”. Il New York Times afferma invece che “Conte aveva il potere di costruire ma non ha resistito alla tentazione proiettata dal suo Consigliere Casalino di distruggere e di asfaltare il suo nemico politico”. Il settimanale tedesco Der Spregel “Conte mette a rischio una storica opportunità di riformare il Paese, tenendolo nell’immobilismo. Disperato si è convinto di essere il più popolare come gli ha fatto credere il suo mentore occulto D’Alema e lotta contro l’ex-premier, in realtà ancora molto popolare in Italia; Vuole farsi un suo partito al fine di tenere salda la poltrona, mentre il paese è solo a soffrire della grave crisi economica che sta affrontando”
La coalizione è in crisi
La crisi politica dell’Italia scoppia per le spese dell’UE relative al Covid-19. Infatti, il governo di coalizione del centrista primo ministro italiano Giuseppe Conte è nel caos dopo che l’ex-PM Matteo Renzi si è ritirato, insieme al suo partito. Il ritiro di Italia Viva di Renzi lascia Conte privo di una maggioranza nella Camera alta, il Senato. Ma perché tutto è iniziato? In sostanza, Renzi si oppone ai piani di Conte sul se e come spendere i 209 miliardi di euro (186 miliardi di sterline; 254 miliardi di dollari) di fondi UE per la ripresa – parte di un enorme pacchetto di aiuti partiti dall’UE per la crisi Covid. Un’elezione a sorpresa è una possibilità, ma Renzi ha voti molto bassi nelle previsioni.
I futuri scenari
In un sondaggio Ipsos di martedì, il 73% degli intervistati si è detto d’accordo sul fatto che Renzi “persegue i suoi interessi personali e quelli del suo partito” innescando la crisi politica. Il suo partito Italia Viva, formatosi nel 2019, ha un numero di voti inferiore al 3%, ma mercoledì due ministri del partito – Elena Bonetti (ministro delle famiglie) e Teresa Bellanova (agricoltura) – si sono dimessi dal governo, insieme a un ministro minore. Renzi, che è stato premier nel 2014-2016, sostiene che i fondi dell’Ue dovrebbero essere destinati a progetti promettenti e innovativi. Si oppone anche al piano di Conte di avere un consiglio di tecnocrati che gestisca i fondi, e vuole che il primo ministro chieda un prestito dal fondo di salvataggio dell’eurozona, il Meccanismo europeo di stabilità (MES), per sostenere il servizio sanitario italiano in difficoltà.
L’instabilità politica
L’instabilità politica si aggiunge alle attuali sofferenze dell’Italia, con la nazione impantanata nella peggiore recessione dalla seconda guerra mondiale a causa della pandemia. Più di 80.000 persone sono morte a causa del Covid-19 in Italia, il peggior dato in Europa dopo il Regno Unito.