Dov’è la crescita? E’ mai possibile che tutti questi nostri deputati e senatori che dovrebbero adoperarsi per lo sviluppo del nostro Paese, nonostante siano tanti, non riescono a produrre un minimo risultato positivo? Possibile che in termini di informatizzazione e digitalizzazione ci ritroviamo nelle ultime posizioni? Possibile che non riusciamo a produrre risultati secondo le indicazioni europee?
Nonostante noi italiani abbiamo una media del quoziente intellettivo medio alto, a volte mostriamo il fianco e ci ridicolizziamo da soli per mostrarci parte della politica. Come nel caso del Prof. di Storia di Siena che ha fatto uno scivolone imbarazzante offendendo la leader di Fratelli d’Italia, attribuendole vari nomi di animali, come a presentare uno zoo e palesando un notevole disdegno. A tale disprezzo, nessuna femminista si è scagliata in difesa dell’On. Meloni. Successivamente, però sono arrivate le varie vicinanze a partire dal Presidente Draghi, dal resto dei politici e dal Rettore dell’Università di Siena che ha porto le scuse. Sembra che gli organi del Rettorato di Siena stiamo decidendo per una sospensione di tre mesi del Prof. Gozzini che ha anche chiesto scusa alla diretta interessata. Ma forse chiedere scusa non basta, visto il suo calibro e ruolo di docente, ma soprattutto di educatore. Sarebbe quasi da chiedere al Senato accademico di sanzionare il professore non solo con tre mesi di sospensione, ma anche un obbligo a presentare rispetto verso persone e animali.
Il nostro è un paese di slogan
Ci riferiamo all’ex Presidente Conte, in cui molti (si fa per dire) volevano il “Conte Ter”, che invece appena è stato rimpiazzato dal neopresidente Draghi, è finito nel dimenticatoio. Mentre non è stato dimenticato il commissario Domenico Arcuri, sempre al centro dei mass media, in questo periodo che comincia a stancare con la sua omnipresenza su Rai e Mediaset e forse anche qui bisognerebbe avere il buonsenso di “alzare i tacchi”.
Dal Governo
Slittano ancora le nomine dei viceministri e sottosegretari, si parla molto in casa PD dove le donne lamentano l’assenza femminile nei ruoli principali. E qui, come spesso accade, si partecipa in favore delle donne quando necessario e al momento dei fatti, nulla. Erano chiacchiere. Si tiene presente che il manuale della ripartizione prevede 11 posti per M5S, 8 per il PD, 8 per la Lega, 7 per Forza Italia e poi i resti: 1, 1, 1. I “grillini” usciti dal M5S hanno trovato “l’alternativa” con 13 deputati, tra questi si pensa che il leader sia, colui che ha confermato l’uscita dal Movimento, Alessandro di Battista.
Dall’estero
Arrivano brutte notizie, precisamente dalla Repubblica del Congo, dove in un attacco ad un convoglio ONU ci sono due nostre vittime, il giovane ambasciatore Luca Attanasio ed il giovanissimo carabiniere Vittorio Iacovacci, oltre al conducente Mustapha Milambo.