In un momento così delicato per via del ‘’caso Ucraina’’ è bene tenere presente il tema della sicurezza e del mediterraneo. La sicurezza è un campo di studio di notevole importanza sia per l’attualità sia per la complessità del tema. La zona del mediterraneo ha avuto ed ha un’importanza di primo ordine nella storia del mondo: a partire dalle sue sponde in cui vi sono succeduti diversi domini, le sue acque, che da millenni sono teatro dell’attività marinara dei popoli rivieraschi da cui dipendono l’economia e la sicurezza delle popolazioni che si affacciano su questo mare e dell’Europa in generale.
I popoli che circondano il mediterraneo sono legati tra di loro dall’unità di questo mare solcato per millenni da facili vie di comunicazione, dalla somiglianza delle coste e delle alture, dai caratteri affini dei loro fiumi, dalle identiche condizioni di clima e di vegetazione.
Sicurezza e mediterraneo sono dunque da ritenersi due segmenti complessi e inscindibili. Infatti, non è semplice definire in modo univoco cosa sia il mediterraneo così come la definizione di sicurezza che è alquanto problematica. Gli studi classici sulla sicurezza interpretano la sicurezza meramente in termini di difesa dell’integrità, indipendenza e sovranità, sia del territorio che dello Stato. L’associazione internazionale Paolo Wojtyla guidata dal segretario generale, la professoressa Rosanna Cerbo, un’associazione nata per sviluppare e rafforzare il dialogo inter-religioso e interculturale per perseguire il fine di solidarietà sociale, umana, civile e di ricerca etica. Tale associazione, in questo momento, è particolarmente attenta al ‘’caso Ucraina’’ e ai cittadini presenti sul nostro Paese.