L’aumento del costo dell’energia non crea problemi solo alle imprese, molte delle quali hanno ricevuto bollette insostenibili per il loro business, oppure alle famiglie, ma rischia di compromettere la qualità della vita nei centri abitati, specialmente per le persone più anziane.
Il Governo finora non ha provveduto in modo adeguato alla sostenibilità dei costi aumentati per i piccoli esercizi commerciali, a partire dai negozi di alimentari che vendono prodotti di prima necessità (pane, pasta, latte, ecc), per i quali un incremento così forte e repentino del prezzo dell’energia porta in negativo il bilancio di fine mese.
Il rischio di chiusura per questi esercizi di vicinato è altissimo, e comporta non solo la desertificazione delle vie, con conseguente riduzione della sicurezza e della vivibilità dei luoghi, ma è anche un forte problema per gli anziani che si muovono solo a piedi nel loro quartiere.
Le persone anziane, che fanno la spesa abitualmente nei piccoli negozi di zona siti nelle vicinanze della propria abitazione, di cui spesso sono clienti da decenni e con i quali si è instaurato un rapporto di conoscenza che va ben oltre la mera vendita, subiscono un danno enorme., Con la chiusura di questi esercizi, essi debbono andare ad una distanza di 3 o 4 km della propria abitazione, quindi guidando l’auto oppure utilizzando i mezzi pubblici, spesso non frequenti. Le difficoltà per queste persone sono plurime, a partire dal disagio per prendere un mezzo, andare in posti che non conoscono e inoltre perdere quel concetto di socialità che abitualmente ogni giorno esercitavano parlando con il piccolo negoziante che avevano sotto casa è che è stato costretto dalla crisi dell’energia a chiudere l’attività.
Altro problema è il peso della spesa da portare fino al mezzo pubblico per poi recarsi sempre ad orario verso la propria abitazione. I problemi sono diversi sia riguardo la mobilità, la socialità, la perdita di consuetudine, il mancato incontro con le persone abituali e quindi lo scambio di parole tra di loro.
In sostanza, ciò rappresenta un significativo peggioramento della qualità della vita, ancora più grave in quanto ne sono colpite persone anziane, verso i quali il Paese dovrebbe nutrire un senso di riconoscenza per quanto da giovani hanno lavorato a beneficio della società tutta. Ci si augura che il nuovo Governo sappia farsi carico di questo problema, che non è solo economico, ma ha importanti ricadute sul piano sociale ed etico.