Negli Usa, numerosi distretti scolastici stanno vietando ChatGPT, un nuovo chatbot basato sull’intelligenza artificiale in grado di rispondere a qualsiasi quesito ed anche scrivere saggi complessi. Lo strumento gratuito alimentato dalla startup tecnologica OpenAI sta sollevando timori che gli studenti utilizzino questa tecnologia per imbrogliare.
Dopo che ChatGPT è stato rilasciato il 30 novembre, il distretto unificato di Los Angeles ha bloccato l’accesso degli studenti alla tecnologia su reti e dispositivi per “proteggere l’onestà accademica durante lo svolgimento di un incarico rischio/beneficio”.
New York City, il più grande distretto scolastico pubblico della nazione, ha citato gli “impatti negativi sull’apprendimento degli studenti” e le “preoccupazioni riguardanti la sicurezza e l’accuratezza dei contenuti”, nonché l’impatto che la tecnologia potrebbe avere sulla creazione di capacità di risoluzione dei problemi per gli accademici e la possibilità di costruire una professionalità completa per il futuro.
Il divieto di accesso a ChatGPT sulla rete scolastica e sui dispositivi assegnati agli studenti è motivata dal desiderio dei docenti di “rimanere educatori esemplari” e che “si aspettano il massimo livello di onestà” dai loro allievi.
ChatGPT è una scorciatoia per gli studenti, che ostacola il processo di apprendimento della scrittura. Infatti, il processo di creazione e revisione di un testo per rendere la scrittura il più chiara e concisa possibile e per spiegare nel modo più adeguato il proprio pensiero è uno skill che gli studenti devono acquisire per il loro futuro lavorativo.
Ora, la domanda principale che riguarda gli educatori è come incorporare questa nuova tecnologia nell’insegnamento e nell’apprendimento, in modo tale che gli studenti possano acquisire vere competenze durante gli anni scolastici. ChatGPT può diventare un’esperienza educativa, e le scuole potrebbero imparare a utilizzarne i vantaggi, evitando i suoi punti critici. Infatti, il progresso tecnologico non si può fermare, e va governato: ad esempio, valutando gli allievi in base a pensiero critico, risoluzione dei problemi e ragionamento piuttosto che riguardo la semplice capacità di scrittura di saggi.