La Poesia per tornare a vivere, dopo una malattia invalidante. Già descritta dall’Autore in "Un pomeriggio come gli altri", diario dell’esperienza tragica e dolorosa di un ictus, che in pochi attimi trasforma la sua vita, richiedendo nuove energie, nuovi equilibri.
Romano Meuti, fino ai suoi sessanta anni di età, è stato un Generale dell’Aeronautica Militare, impegnato con responsabilità al servizio del Paese. La sua quotidianità si interrompe nel dicembre del 2005, con l’improvviso insorgere di un ictus. Ne nasce una vita nuova che fa emergere una sensibilità finora celata, che si esprime ora nell’arte della Poesia.
Il volume "Spezzato, leggiadro, feroce" prende il titolo da tre emozioni: spezzato (col cuore spezzato), leggiadro (dotato di grazia), feroce (combattimento). In esso trovano spazio l’affetto dei suoi cari, in special modo Maria Teresa, sempre presente e disponibile, trasformatasi poi nell’ispiratrice di Romano.
Nelle sue poesie, sogna come un giovane. È deciso con se stesso nel dare comandi alla sua ragione. Non ha cercato, ma continua a cercare.
In una delle sue liriche, dedicata ai bambini, fa ricordare un famoso autore vicino al lido del mare e vede uno stagno navigabile che guidato da un fiume entra nel mare. Romano ripercorre il fiume della fanciullezza e descrive i bambini davanti alla scuola come il fiume ed il mare sono infatti bambini leggeri per il loro comportamento. L’Autore in questa poesia scrive: “anche io fra loro, seduto sulla panchina, spezzato, leggiadro e feroce, portato dal vento pensoso”.
Parlando di sé stesso afferma: “Sembro un dipinto di Van Gogh”, tanto geniale quanto incompreso in vita e che, nonostante questo, influenzò l’arte del XX secolo. Ben si lega il ruolo di Romano Meuti con i dipinti dove sono rappresentati speranza, risposte, certezze e fragilità come descrive nelle sue poesie.
Non c’è pessimismo nelle sue poesie: anche quando Romano scrive "cadere, cadere, cadere", nel leggere le sue poesie io invece intuisco “vivere, vivere, vivere!”
Concludo questa breve recensione con la dolce poesia che recita: “sono venuta da te per conoscerti meglio, per suonare con te sinfonie e annegare nel mare con te di piacere.”
E’ un libro che consiglio ai nostri lettori: è un autore profondo, intelligente, provocativo, stimolante e lo si capisce leggendolo.
Romano Meuti, “Spezzato, leggiadro, feroce”
Albatros Editore