La telemedicina è una realtà innovativa nel nostro paese. Ne sono convinta in quanto ho avuto modo di toccare con mano l’argomento presso la Si-ies grazie alla Luiss che mi ha suggerito questa opportunità. Ho partecipato con il dott. Liardo ed il prof. Franco ad una riunione presso la compagnia di telecomunicazione leader nel nostro Paese.
La professoressa S.Scalzini della Luiss mi ha supportata nel predisporre un elaborato finale sul tema telemedicina.
Altro incontro importante è avvenuto con una Asl della Regione Puglia, esattamente con l’ing. Petrosillo, che ha una qualificata esperienza in campo di telemedicina a partire da due progetti iniziati 5 anni fa, inerente ad aspetti generali e di analisi di progetto.
Nel 2015 tale progetto, tra l’altro, investiva gli ammalati “cronici” tenendo presente la configurazione geografica della Regione e le distanze esistenti tra popolazione e strutture sanitarie. Il bando (finanziamento) CIPE e stato lo strumento che ha consentito fare riferimento. In sostanza è un modello Cronicher 3 Puglia.zero.
In particolare ha riguardato i processi cronici, il che è stato inserito nella piattaforma investendo nuovi pazienti. Pazienti a casa DM 71 ex DM 70.
L’utilizzo della centrale operativa di telemedicina congiuntamente medici/infermieri è stato uno degli argomenti sviluppati da detto ente, infatti si cerca di facilitare sempre di più il paziente in difficoltà logistiche: basta una telecamera e una connessione a intrnet per consentire al medico o infermiere di agire.
Durante l’incontro è stato sottolineato anche che bisogna tenere presente che occorre avere risorse multidisciplinari. Il progetto è stato concepito del tipo modulare.
Il PNRR è una buona occasione per cercare di diminuire le distanze tra istituzioni, paziente e territorio.