Siamo vicino alle feste natalizie e pertanto le persone, in generale il mondo del lavoro, dovrebbe essere leggermente più sereno.
I nostri mass media, invece, ci affogano di covid-19, di No Vax, rievocazione dei brigatisti, “a Natale chiudiamo tutto”, rievocano Gomorra, “Trump è cattivo”, Biden invece ha una doppia cravatta una blu americana e una rossa per cinese (visto il faccia a faccia con il presidente Xi), Palamara rientra nei mondi dei cattivi, Renzi all’angolo, Spadafora si confessa.
Come vedete i nostri quotidiani sono pieni della migliore politica nazionale e dell’eccellente politica estera… Purtroppo, dopo l’esperienza del passato a partire dai Guelfi e Ghibellini, nulla da allora e cambiato. Abbiamo una categoria di politici buoni e una di politici cattivi. D’altro canto, abbiamo fatto una scoperta, non solo i medici che parlano di covid 19 sono ormai divenuti al rango di scienziati, i politici per non essere di meno si qualificano a “io/noi siamo i migliori”. Tutto questo farcito con citazioni costituzionali che in alcuni casi sono mezzi proverbi, in sostanza, ognuno vuole crearsi una sua immagine prescindendo dalla bontà dell’azione del pensiero.
Altro cattivo è Conte e la lista dei cattivi è veramente lunga, non si capisce come si possa parlare di buoni e cattivi quando, invece, come al solito dovrebbe essere il cosiddetto cittadino, come tutti dicono, che sta al centro delle attenzioni e invece è messo fuori gioco. Non perché nell’aria di rigore non ci siano difensori, e quindi, è fuori gioco, ma proprio perché non hanno un ruolo.
A proposito di fuori gioco, la Nazionale, come i politici, è bravissima e fino al giorno prima della competizione gridiamo, siamo i migliori! anche sen mancano giocatori titolari. Tanto non importa, siamo comunque i migliori. Con la svizzera, che tutti noi pensavano fosse un rifugium peccatorum, per alcuni capitalisti, invece, abbiamo scoperto che gli svizzeri sanno giocare a pallone e bloccano anche la nostra Nazionale. Non è un problema, adesso andiamo a vincere in Irlanda, anche lì bravissimi! Per poco non perdevamo pienamente, senza nemmeno uscire fuori da un pareggio.
Ma quando si diventa seri? Ma quando si parla in occasione di avere già le pere nel sacco. Tutta questa gente è abituata a chiacchierare, e ormai, è diventata una malattia benigna, ma che non c’è vaccino che possa debellarla.
Conclusione, un invito a tutti i giovani di non di non curarsi di loro, ma pensare allo studio all’apprendimento e pensare ad una Italia migliore.