L’Italia e la burocrazia vanno sempre a braccetto, lo si nota anche in questo momento di campagna vaccinale contro il Covid. Infatti, sembra che si debba riempire un questionario, sottoscrivere il consenso informato e tutto questo in 11 pagine. Il piano è ancora molto confuso, anche in merito al rifornimento dei tre vaccini approvati dall’EMA e si resta in attesa del quarto (Johnson&Johson). Sembra che la fornitura non sia adeguata e stanno modificando i programmi della somministrazione quanto alla scelta dei target da vaccinare (anziani e categorie di lavoro). Il presidente Mario Draghi, in merito a quanto riportato sopra, ha posto come riferimento il piano inglese, ovvero, cercare di somministrare la prima dose a tutti, invece di conservare le dosi a coloro che devono fare il richiamo. La Regione Lazio e l’Emilia-Romagna sono le più virtuose con target per gli over 80 e persone con disabilità, le altre si stanno muovendo, ma in alcuni casi, manca l’approvvigionamento del vaccino, come nel caso della Sardegna che per ora è saltata la programmazione (vista anche l’unica regione ad essere “bianca”). E’ difficile pensare che un anziano o un disabile possano entrare in contatto per richiedere il vaccino, soprattutto se la prenotazione debba avvenire tramite app. È un organizzazione ridicola che nulla a che vedere con l’organizzazione e con la gestione di un Paese che desidera “fare a tappeto” il vaccino contro il Covid.
Pertanto, sarebbe utile e necessario adoperare molto il digitale affinché figli, nipoti, parenti e CAF possano essere il veicolo diretto nell’aiutare i bisognosi a vaccinarsi e seguirli nell’iter di prenotazione. In tal senso, in alcune regioni fortunatamente si sono organizzati hub e spoke per la somministrazione dei vaccini ai disabili con annessa l’organizzazione del trasporto.
Un cambio importante lo notiamo con la nuova nomina del Commissario Straordinario dell’emergenza Covid-19, Il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo che ha una vasta esperienza di tipo internazionale, proviene dal mondo militare e quindi dovrebbe essere l’uomo al posto giusto. Mentre lo stesso non si può dire di Domenico Arcuri e come dicono alcuni mass media “non ne ha azzeccata una”.
Altro cambio, avvenuto prima, è l’uscita del Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che ha avuto un ruolo di silenzio assordante, come altri uomini di Governo definiti da molti “incapaci” hanno, invece riempito pagine ed il monte ore nei vari talk show. Al suo posto viene nominato Fabrizio Curcio su consiglio del neo-sottosegretario con delega ai Servizi segreti e alla sicurezza nazionale, Franco Gabrielli.
Il Presidente Draghi, qualche cambiamento lo sta facendo e speriamo che il nostro Paese con l’arrivo della Pasqua possa puntare alla “resurrezione”.