Nell’ultimo anno abbiamo assistito a diverse scene con attori centrali in continuo cambiamento che hanno fornito svariate e contrastanti notizie e comunicazioni suscitando reazioni di condivisione e malcontento. L’ultimo intervento che ha destato scalpore è stato dell’Ing. Alberto Gerli, ha proposto un modello di previsione sviluppato su una sua formula, il responso è che a maggio avremo zero decessi. Ci sono diverse variabili inserite all’interno dell’equazione pregiudicanti il risultato, quella più rilevante risulta essere la percentuale di vaccinati. L’Ing. è fiducioso che, il sistema, se leggermente accelerato, potrà portare allo stesso risultato ad aprile.
Il Covid-19 è, fin dagli albori, stato accompagnato da un’aura di confusione e questo ha permesso a diverse figure, anche non titolate, di fornire pareri sotto forma di verità. La Toscana e la Lombardia, nell’ultimo anno, hanno cambiato totalmente faccia, essendo in Italia le regioni più colpite dalla piaga pandemica. Nonostante la situazione preveda un piano volto alla riqualifica in termini di immagine, i principali attori del mondo governativo e parlamentare continuano ad utilizzare la politica come strumento propagandistico.
La figura che fino ad oggi ha dimostrato integrità e professionalità, che nonostante il suo pieno coinvolgimento è riuscito a gestire in modo elegante e puntuale i suoi compiti è senza dubbio il Presidente del Consiglio dei Ministri. Anche la pandemia, nonostante tutto lo strascico di devastazione e morte, è diventata spettacolo, basti seguire la Venier. Di fondamentale importanza sarebbe ragionare e dare il giusto peso alla competenza. Sembra invece che l’importante sia solo che gli altri credano che il sistema sia portato avanti da professionisti abilitati e che quindi funzioni, non si ha come scopo quello dell’utilità funzionante e funzionale che invece garantirebbe sia un nome che un meccanismo ben oliato.
Altro tema di rilevanza, non trascurabile, è quello del Recovery Fund e tutto lo scenario dubbio riguardo l’approvvigionamento immediato degli aiuti monetari, considerando il nostro buon rapporto con l’Europa. La composizione del team comunicativo italiano, presenta una parte di esponenti che in diverse occasioni, quali interviste di particolare rilievo, hanno, in maniera palese, fatto domande e dato risposte solo per motivi di equità e trasparenza. I sindaci italiani, a seconda della loro posizione politica, risultano obbligati all’interno dei binari di tendenza e quindi impossibilitati a fornire un’opinione sincera e tecnica.
Il Covid, in conclusione, non ha unito o modificato la situazione creando equilibrio e stabilità. La frammentazione ideologica e il divario politico si sono accentuati, considerando inoltre la vita cambiata dei cittadini italiani che passano molto più tempo in casa avendo sempre meno confronti costruttivi.