Il Covid probabilmente, in maniera involontaria, ha creato dei danni come alcuni esperti sostengono.
Grillo, per esempio, ha fatto uno show veramente indegno non tanto da padre, quanto da comico. Ha cercato di attirare l’attenzione sapendo che ormai è impossibile che il partito, o movimento, da lui edificato, rimanga in vita. Hanno sempre sostenuto che la magistratura deve fare il suo corso, ma in questo caso più che un corso sembra trattarsi di un vicolo. Per giunta un vicolo cieco. Il Movimento Cinque Stelle è in via di estinzione e Grillo, ai nostri occhi, con il suo bizzarro talk show solitario potrebbe avergli dato il colpo di grazia.
Dall’America giunge la notizia della condanna del poliziotto assassino di George Floyd. Ci ricorda che una persona di colore è stata uccisa durante la Presidenza di Trump e che l’intero mondo si è mobilitato. Ma guardando al presente, potremmo constatare che negli ultimi tre giorni in America ne hanno uccisi quattro. Ma è una notizia della stampa che non fa “notizia”. Il Covid sembra avere oscurato tutto il resto.
A proposito di Covid, si continua a parlare del vaccino, entrando nel merito della sua validità (quanto un vaccino è valido, quanto non lo è). Si tratta di un contributo scientifico verso l’incertezza. Nel frattempo, si annuncia un nuovo vaccino che dovrebbe essere disponibile tra Maggio e Giugno, senza dimenticare la decisione presa sul russo Sputnik. Per non farci mancare nulla, abbiamo inoltre seguito la vicenda Salvini, ma anche quella della Lamorgese, in cui a Catania lo si assolve, mentre a Palermo si rinvia a giudizio a Settembre. Poveri noi.
Il Partito Democratico ha promesso di allearsi con il Movimento Cinque Stelle. Quando sarà il momento delle elezioni probabilmente ne sarà rimasta solo una, avendone perse quattro durante il percorso. Comunque recitiamo tutti insieme: “Siamo fiduciosi nella magistratura”.
Draghi, come al solito, interviene elegantemente anche sul tema della pandemia. Egli dice “Apriamo ma con cautela”.
Ma la notizia che ha suscitato maggior clamore in questi giorni è quella relativa al progetto della Super Lega (non quella di Salvini), un piano di introduzione di una nuova competizione calcistica con tratti monopolistici. Tempo quarantotto ore ed è già considerabile un aborto, in quanto 9 club su 12, di cui 6 inglesi e 2 spagnoli, hanno subito fatto marcia indietro.
Insomma, come si nota, la confusione c’è, anche in termini di riaperture, in quanto anche lì troviamo diversi slogan contraddittori: “apriamo tutto”, “non apriamo tutto”, “restiamo aperti fino alle 22”, “meglio fino alle 23”.
Vi preghiamo di non giocarli al lotto questi numeri, in quanto sono 2 numeri incerti e perdenti. In sostanza si sta pensando giustamente a una riapertura graduale e responsabile con l’intento di riprendere una vita che ha dimenticato cosa significhi la parola normalità.