L’aumento dei VE e l’importanza di uno standard
In un momento in cui le auto elettriche continuano a conquistare una quota maggiore di mercato, l’introduzione di una nuova etichetta risulta fondamentale, fare chiarezza ed evitare di commettere errori durante la ricarica di veicoli elettrici. Il riferimento del mercato italiano, infatti, mostra una forte crescita dell’immatricolazione di vetture elettrificate registrando un +122% nel 2020 di cui quelle BEV a +205% e le PHEV a +323% con quasi282.000e si conferma questo andamento anche per il 2021.
La norma
Dallo scorso 20 marzo 2021, è entrata in vigore in tutta Europa l’obbligo di apporre ,sui nuovi veicoli elettrici e su tutte le infrastrutture di ricarica, l’etichetta “standard” definite dalla norma EN 17186:2019 in ottemperanza all’articolo 7 della direttiva DAFI (direttiva 2014/94/Ue sulla realizzazione di un’ infrastruttura per i combustibili alternativi), come già è stato fatto per l’identificazione dei carburanti liquidi e gassosi con l’etichettatura standardizzata dal CEN (Comitato Etico di Normazione). La direttiva richiede che le etichette vengano applicate sui veicoli elettrici immatricolati a partire dal 20 marzo 2021 e deve essere applicate in modo chiaro e visibile per i consumatori anche sulle infrastrutture di ricarica. Le tipologie di veicoli coinvolti dalla normativa sono ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli, autovetture, veicoli commerciali leggeri e veicoli commerciali pesanti, autobus e pullman. Le etichette dovranno essere posizionate in prossimità del connettore fisso del veicolo e sul connettore mobile per la ricarica, ovviamente inseriti nel manuale d’uso e manutenzione, inoltre sui modelli più recenti potranno trovarsi nel manuale elettronico incluso nel sistema del veicolo. Mentre, sulle stazioni di ricarica, le etichette saranno apposte o in corrispondenza della presa di corrente o nel vallo dove c’è il connettore per la ricarica oltre ad essere presenti direttamente nelle concessionarie di auto.
Come è fatta l’etichetta
La forma della etichettatura scelta è quella esagonale e il diametro dovrà misurare minimo 30 mm. L’identificazione del tipo di ricarica avviene tramite una lettera identificativa di colore bianco/argento su sfondo nero e contorno bianco/argento sugli elementi lato veicolo mentre di colore nero su sfondo bianco/argento il contorno nero sugli elementi lato stazione di ricarica.
Facilitare l’informazione della nuova etichetta
Per agevolare l’informazione sulla normativa, quindi sull’obbligo dell’etichettatura è intervenuta L’ACEA (Associazione europea di consumatore di autoveicoli) assieme ad altre associazioni ed enti preposti del settore quali: l’ACEM (Associazione Europea dei Produttori di Motocicli), ChargeUp Europe (Associazione industriale per il settore infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici) CharIN ed Eureletric (enti dell’energia elettrica) che ha pubblicato delle note informative in diverse lingue.
Link utili
https://www.fuel-identifiers.eu/
https://fuel-identifiers.eu/wp-content/uploads/2021/03/EV-labelling_Consumers_IT.pdf
https://fuel-identifiers.eu/wp-content/uploads/2021/02/QA-consumers-IT.pdf
https://fuel-identifiers.eu/wp-content/uploads/2021/03/EV-labelling_Operators_IT.pdf
https://fuel-identifiers.eu/wp-content/uploads/2021/02/QA-operators-IT.pdf