Il piano per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR sta procedendo con lentezza, rischiando di non rispettare la data del 31 dicembre, quando l’Italia dovrà definire 55 risultati: 39 traguardi e 16 obiettivi, 32 relativi a investimenti, 23 a riforme. Un obiettivo a cui sono collegati l’erogazione di fondi per un importo di 21,8 miliardi di euro, 19 da erogare al netto del prefinanziamento.
L’impegno è notevole, specie se confrontato con i due semestri già conclusi, in cui gli obiettivi da realizzare erano stati solo tre; infatti il progressivo avanzamento del Pnrr, in cui dal 2023 gli obiettivi saranno più numerosi rispetto ai traguardi, segna la necessità di un crescente lavoro da parte delle Istituzioni.
Una delle scadenze più importanti riguarda il settore della giustizia, con il completamento della riforma del processo civile e penale e della disciplina in materia di insolvenza e con l’entrata in vigore di tutti gli atti delegati. Inoltre, entro fine anno dovranno essere adottati la legge annuale sulla concorrenza per l’anno 2021 e i relativi strumenti attuativi e di diritto derivato, tra i quali rientrano in particolare proprio i decreti legislativi da adottare nei settori rilevanti ai fini dell’attuazione del Pnrr. Numerosi altri risultati da perseguire riguardano infrastrutture ferroviarie, porti e investimenti urbani, inclusione sociale, energia e ambiente, transizione digitale, amministrazione pubblica e fiscale e revisione della spesa.
Le dichiarazioni di Meloni (in una intervista a La Repubblica) sono di concreto ottimismo: “Sono fiduciosa che recupereremo. Raffaele Fitto sta portando avanti un ottimo lavoro e bene ha fatto a suonare la sveglia a tutti i centri di spesa. Detto questo, se qualcosa mancasse all’appello non sarebbe colpa nostra. Sarà inevitabile piuttosto nel 2023 cambiare qualcosa per rendere più celere e più fluida la capacità di utilizzo dei fondi“.
Apprezziamo il rigore e la concretezza con cui il Governo sta affrontando le riforme, la razionalità delle scelte e la consapevolezza che il PNRR è un’occasione unica per trasformare il Paese e per creare sviluppo e benessere per l’Italia.