Il nuovo smartphone Apple 14, che sarà disponibile in Italia dal 23 settembre, presenta numerose innovazioni: la connettività 5G, il display Alwais on, la prima fotocamera da 48 megapixel su un iPhone e e Dynamic Island un modo tutto nuovo per gestire notifiche ed attività. Ma riteniamo che il principale elemento di novità sia l’adozione in via esclusiva della eSIM, ovvero la SIM “digitale”.
Ricordiamo che Apple aveva implementato per la prima volta il supporto eSIM su iPhone nel 2018, con la promessa di rendere più facile per i clienti attivare i propri piani cellulari e utilizzare più numeri di telefono e operatori per lo stesso dispositivo. Ora, Apple sta raddoppiando questa funzionalità eliminando completamente l’infrastruttura per supportare le schede SIM fisiche su iPhone 14. “Con eSIM puoi trasferire rapidamente un piano cellulare esistente o ottenere un nuovo piano cellulare, tutto digitalmente“, ha affermato durante Kaiann Drance, responsabile marketing di iPhone di Apple.
La scheda SIM è un identificatore univoco in ogni telefono cellulare, che consente al dispositivo di connettersi a reti wireless per inviare SMS ed effettuare chiamate. Una eSIM si riferisce a una SIM “incorporata” o a una scheda cablata nel telefono stesso. Le persone tendono a cambiare le loro carte SIM quando cambiano piano di operatore o viaggiano all’estero e cercano di utilizzare un fornitore di servizi diverso durante il viaggio.
Le ricadute, a livello marketing per gli operatori di telefonia, sono notevoli: in primo luogo, diventa possibile utilizzare più SIM (e quindi, diversi contratti / numeri telefonici) su ogni dispositivo. Non solo dual SIM, come è avvenuto finora. Ciò implica l’apertura di nuovi spazi di mercato per soddisfare diverse esigenze con diversi contratti. Ma, soprattutto, l’operazione “cambio operatore” diventa più semplice e veloce, quindi aumenta la facilità con cui un cliente abbandona un gestore per affidarsi ad un altro: ciò causerà una pressione più alta a livello di concorrenza, sia come offerta, sia come investimenti in pubblicità.