Coloro che hanno studiato comunicazione di impresa e comunicazione politica dovrebbero rivedere contenuti e posizione. L’erogazione di comunicazione radiotelevisiva e su carta stampata non fa più presa. Lo vediamo con la trasmissione dei risultati politici in cui vengono semplicemente riportati sondaggi e nominativi vittoriosi che vengono, poi, puntualmente smentiti.
La pandemia e l’innovazione tecnologica hanno complicato le acque facendo emergere lo smart working, la privacy e la difficoltà, nell’ambito lavorativo, di rispettare le norme le quali, in questo momento di grande crisi, creano disagio al lavoratore ma soprattutto al datore di lavoro al quale sono richiesti: controlli datoriali e relativi diritti; nuove tecnologie di sicurezza, videosorveglianza e così via.
In uno stato di emergenza le restrizioni in ambito lavorativo non sono opportune. Non sarebbero opportune in generale! La SI-IES è impegnata molto con le politiche sociali collaborando alla realizzazione di un Master universitario riguardante le stesse. I temi trattati riguardano: il lavoro sociale del domani; il rapporto tra il lavoro sociale e le istituzioni; le modalità di coinvolgimento dell’Europa nel lavoro sociale; il lavoro sociale e le relative regole; la programmazione del lavoro sociale; le politiche sociali e il contrasto alla povertà; il lavoro sociale e l’ambiente. Queste sono solo alcune indicazioni che meritano, però, specifici approfondimenti.
Altro punto importante è la realtà virtuale che può essere applicata al marketing, all’e-commerce, al turismo, alla cultura, al giornalismo, alla scuola, alla giustizia, alla difesa, all’architettura, alla medicina, allo sport, alla finanza tecnologica e così via discorrendo.
I nostri lettori hanno avuto modo di avere contezza dell’argomento sul settimanale “Sentieri Digitali” che ha avuto modo e maniera di approfondire la realtà virtuale e la realtà aumentata insieme ad un altro argomento che è motivo di attuale interesse: la Cybersecurity. Essa è stata analizzata in relazione alla normativa, all’economia, all’organizzazione del lavoro e alle relative politiche normative europee. Questo settore di indubbio interesse, tra la pandemia e la guerra in Ucraina, è diventato sempre più onnicomprensivo.