Anche la Germania della Merkel in questi giorni, a prescindere dalle vicissitudini politiche e dei vari alti e bassi, vive un evento di particolare delicatezza che riguarda la Deuschtbank, in questi giorni è stata costretta a ricorrere ad un aumento di capitale, in quanto ha molti derivati. L’argomento è molto delicato e come al solito la grande informazione se n’è guardata bene dal sottolinearlo. In Italia è sufficiente che vengano fuori delle notizie per una piccola banca popolare o una BCC e subito il coro si fa sentire lanciando notizie che distruggono il Paese con molta leggerezza e con molte indicazioni catastrofiche.
Anche il calcio di Serie A e Serie B in questi giorni è stato oggetto di attenzione da parte del nostro governo. I bilanci dei club sono sotto la lente di ingrandimento, si cercano di valutare i vari tecnicismi che il calcio ci riserva, è stata chiamata in causa la Consob per fare controlli più approfonditi.
Fa parlare di sè anche “Gratta e vinci”, il governo Gentiloni ha rinnovato la concessione alla Sisal per valori complessivi pari a 10 miliardi. Altri argomenti oggetto di attualità: se un Paese è populista o sovranista. Ci troviamo dinanzi a libere interpretazioni, molti ripetono la stessa cosa ma non riescono a distinguere e mettere un confine tra i due istituti.
Anche Macron è uscito allo scoperto, è pronto a tagliare le tasse e lo fa in un momento di particolare scadenza di immagine nel suo Paese. Il taglio prevede un aumento del deficit per 25 miliardi, e si attesta al 2,8%. Percentuale molto ambita dal nostro Governo che invece viene sottoposto a fuochi incrociati, in quanto si ritiene alta e poco praticabile, mentre per la Francia vale lo Stato sovrano. Per meglio chiarire la Francia gode di una salute migliore rispetto all’Italia per 35 punti in più sul Pil, cosa che differenzia i due Paesi.
Manca anche la presenza di Steve Bannon che ha creato una base a Bruxelles riguardante il Movimento dei sovranisti d’europa: come si può ben comprendere, si hanno notizie di scarso interesse ma non per questo particolarmente chiassose.
Ultima notizia il decreto sicurezza e immigrazione. Tutta la stampa italiana fino a poche ore prima del Consiglio dei Ministri si è espressa con ricostituzionalismi sul provvedimento, commenti di autorevoli personaggi affermavano che non sarebbe passato. Purtroppo tutte previsioni bruciate, il decreto sicurezza denominato “decreto Salvini”, nel bene e nel male, è stato approvato all’unanimità dall’ultimo Consiglio dei Ministri.