Tanti auguri 118

Il 14 Febbraio scorso è stato celebrato il 30° anniversario dalla nascita del 118, una ricorrenza a cui non si dà molta importanza al giorno d’oggi. È un qualcosa che ho vissuto in prima persona con l’allora Ministro della Sanità Carlo Donà Cattin e il Direttore Generale degli ospedali per la Sanità Francesco Polizzi: lo scrivente era l’interfaccia di Telecom Italia con il Ministero della Sanità.

Fu un’operazione molto difficile, fino al punto che l’allora amministratore delegato di Telecom, Paolo Benzoni, si rivolse sconsolato a me dicendomi: «Questo numero è bloccato da tre anni». Con Francesco Polizzi, anche lui rotariano come me, abbiamo avuto modo di presentare il numero di emergenza nazionale 118 in diversi club romani.

Inizialmente il 118 doveva partire come idea sperimentale solo a Roma, con un’apposita centrale dedicata, per essere sperimentato ulteriormente in Sicilia con due nuove centrali, quelle di Palermo e Catania. Con molto piacere ricordo un’intervista fatta dal TG1 a me, al direttore generale e al Responsabile per le emergenze del San Camillo di Roma: grazie al 118, venne salvato il braccio di un bambino tranciato da un trattore guidato dal papà, in maniera chiaramente involontaria; l’intervento tempestivo dell’elisoccorso ha infatti permesso che il bambino venisse subito trasportato in ospedale e, da lì, in sala operatoria.

Il numero delle emergenze nazionale verrà sostituito definitivamente dal numero unico europeo per le emergenze, il 112: una prima sperimentazione era già stata fatta a partire dal 2018, con risultati altalenanti e anzi generando confusione, in alcuni casi impedendo un intervento rapido per salvare la vita delle persone. La situazione attuale vede il 112 come NUE (numero unico europeo), affiancato, però, ancora dal 118 e altri numeri di emergenza come 113, 115 e 112.

Qualunque sarà la storia futura del 118, va riconosciuto il merito a tutte le brave persone che in questi anni vi hanno lavorato, vi lavorano e vi lavoreranno: un sentito grazie da parte di tutti noi.

Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

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