Telecomunicazioni del futuro: smart working e nuove reti

Il settore delle telecomunicazioni sta conoscendo un trend di ampia crescita negli ultimi quindici anni. L’implementazione della rete 5G, a ben vedere, ha stravolto gli abituali usi delle generazioni precedenti: le applicazioni del 5G sono molteplici e spesso si tratta di piccoli ma importanti compiti che rendono la vita delle persone un po’ più agevole.

Gli usi spaziano dalla possibilità di avere la traduzione immediata di un testo, passando per le mappe aggiornate in tempo reale che ci indicano non solo le condizioni di traffico, ma anche i principali luoghi di interesse e l’indicazione di quanto questi ultimi siano frequentati usualmente, fino alle videochiamate gratuite in tutto il mondo utilizzando applicazioni come WhatsApp o Zoom.

Questo ha permesso di annullare le distanze fisiche e un riscontro palese dell’utilità di connessioni ultraveloci su reti 5G lo abbiamo avuto (e lo stiamo avendo) a causa della pandemia. Di qui, la definizione di un nuovo modello lavorativo per molte aziende, che si incentra non solo sullo smart working (o telelavoro) ma anche su nuovi indicatori come la flessibilità e la possibilità di scandire da soli la propria giornata lavorativa, con miglioramento degli standard produttivi e delle performance, riduzione dei costi di gestione ed efficientamento delle risorse. Nonché, è bene sottolinearlo, una diminuzione dei livelli di stress per i lavoratori. Non a caso, nei portali di ricerca delle offerte lavorative, come LinkedIn o Indeed, sono sempre di più le offerte di lavoro predisposte su base totalmente da remoto o in forma ibrida (casa-lavoro, pianificando il lavoro in sede) con ottimi riscontri da parte sia dei datori di lavoro che dei job hunters.

Qual è la differenza tra la telefonia, telecomunicazioni e comunicazioni digitali? La telefonia tradizionale si sviluppa sui cavi di rete che, partendo da casa dell’utente, vanno verso la chiostrina che si trova normalmente nel sottoscala; dalla chiostrina, la linea viene dirottata verso l’esterno in un armadietto metallico che si chiama reparti linea, che contiene coppie orizzontali e verticali che collegano gli utenti di zona. Dal reparti linea si va verso il permutatore, un circuito di cavi che alloggia presso una centrale telefonica: la centrale contiene gli utenti della zona, a partire da piccolissimi centri fino ad aree metropolitane. Il piccolo centro, a sua volta, possiede una piccola centrale, mentre l’area metropolitana possiede un numero di centrali che variano a seconda della dimensione delle zone: orientativamente, corrispondono più o meno ai quartieri in cui sono installate; ad esempio, per la zona metropolitana di Roma possono essere Appio, Viminale, Bologna, Nomentana ecc.

Con la comunicazione digitale tutto è cambiato e chiaramente si è avvertita la necessità di avere diversi ripetitori che consentano il collegamento dall’utente verso l’altro utente; pertanto, sono state installate, e lo saranno anche in futuro, una serie di palificazioni per i ripetitori radio che hanno il compito di mantenere la voce e il segnale dell’utente costante.

Il futuro delle telecomunicazioni è roseo e in costante evoluzione, come dimostra il crescente interesse verso la rete 6G. Lo sviluppo di una rete efficiente, moderna e ultraveloce sarà il punto cardine per il successo di nuove frontiere come il metaverso.

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