Il business delle sneakers è in continua crescita: secondo studi in merito passerà dai 62.5 miliardi di dollari di giro d’affari registrato nel 2017 ai quasi 98 miliardi del 2024.
La domanda delle ex scarpe da ginnastica si è estesa a macchia d’olio coinvolgendo segmenti di pubblico eterogenei.
Per un consumatore che sceglie la scarpa in ragione della comodità, infatti, ce ne sono altrettanti che acquistano sneakers per motivi differenti, che spaziano dalla moda al collezionismo, fino alla voglia di rafforzare la propria appartenenza ad un movimento culturale.
La community degli appassionati si è riunita a Milano per due manifestazioni: da un lato della città (a Fieramilanocity) è andata in scena la prima edizione di Plug-mi, organizzata da Fandango Club e Micam-Fiera Milano, con oltre 30 brand che hanno presentato anteprime di collezioni esclusive e limited edition, dando anche la possibilità ai visitatori di farsi personalizzare i modelli. Dall’altro (in via Orobia, vicino alla Fondazione Prada) si è tenuta la seconda edizione di sneakersness, format internazionale dedicato ai reseller che a Milano ha attirato oltre 10mila visitatori.
“Chi compra non vuole solo la sneakers, ma anche riconoscersi in un sistema di valori” afferma Domenico Romano, direttore marketing di AW Lab.
Nonostante i format diversi, le manifestazioni hanno messo in luce l’importanza, al di là del prodotto in sé, dei contenuti extra: «Questa industria è molto complessa- continua Romano, insegna retail multimarca specializzata nella vendita di sportswear – perché dietro il prodotto c’è un intreccio di elementi culturali diversi, che spaziano dall’arte alla musica fino alla moda.
Tra le dimensioni di riferimento delle sneakers culture appunto, c’è anche la moda che, a sua volta, ha cavalcato l’onda del cambiamento sociale, così come era avvenuto con i jeans, portando le sneakers in passerella. Così abbiamo visto le sneakers chiudere la sfilata Louis Vuitton P-E 2018, comparire nell’universo Chanel (per la P-E 2019, con la collaborazione di Pharrell Williams) e riaffermarsi in quello di Prada.